Le fotografie di Iacopo Pasqui appartengono al progetto Cinema Azzurro, dedicato a un breve tratto di spiaggia familiare osservato nel corso del tempo. Sempre lo stesso luogo, raccontato attraverso stagioni, luci e presenze diverse. In queste immagini, di piccolo formato, l’autore costruisce una sequenza che richiama il ritmo del cinema e la lentezza del ricordo. Ogni scatto diventa un frammento di vissuto, una porzione di memoria in cui la luce trattiene il passaggio delle persone e il respiro del paesaggio.
Le sculture di Fabrizio Simone si presentano come forme organiche e stratificate, in cui la materia diventa racconto e presenza. Realizzate attraverso un lavoro paziente e meticoloso, sono corpi che accolgono, proteggono e trattengono tracce di vita invisibile. Le superfici porose e i volumi morbidi evocano la dimensione del respiro, dell’attesa e dell’ascolto.
"È sorprendente come, pur nascendo da mani diverse, fotografie e sculture sembrino il risultato di un unico lavoro, come se fossero state concepite fianco a fianco - afferma il fondatore di Ceravento, Loris Maccarone - Immagini e scenografie si intrecciano come in un montaggio naturale, parti di una stessa regia. In questo dialogo, fotografie e sculture non si guardano soltanto: respirano insieme. Così 'Camera' diventa un’esperienza bifocale: fotografie e sculture dialogano come luce e materia, immagine e corpo, esterno e interno. Un cinema senza sedie, dove lo spettatore non assiste, ma entra nella proiezione di un racconto che continua a vivere anche ad occhi chiusi".
Per informazioni è possibile scrivere a info@ceravento.it o contattare il numero 393.9523628
FABRIZIO SIMONE
Fabrizio Simone (Ortona, 1979) vive e lavora a Roma. La sua pratica si sviluppa tra pittura, scultura e installazione, con una particolare attenzione alla simbologia dei materiali e alla tensione tra fragilità e resistenza. Le sue opere si configurano come paesaggi sensibili, spazi in cui la materia si fa esperienza e riflessione. Il suo metodo di lavoro è iterativo e sperimentale: sviluppa prototipi, osserva, modifica e perfeziona fino a un equilibrio tra rigore tecnico e intuizione poetica. Alterna costantemente ricerca materica, pensiero concettuale e gestualità processuale, mantenendo una visione coerente e sensibile.
IACOPO PASQUI
Iacopo Pasqui nasce a Firenze nel 1984. E’ un fotografo specializzato in fotografia Fine Art e di documentazione. Ha vinto numerosi premi e concorsi, tra cui: Strategia Fotografia 2023 e Italian Council 2023, entrambi promossi dal MiC; Giovane Fotografia Italiana #07 al Festival di Fotografia Europea nel 2019. E’ membro dei Future Talents Photographers dal 2019. Ha vinto il Leica Talent 24x36 e il concorso Panorami Contemporanei e Luoghi in Trasformazione - Residenze di Fotografia in Italia, promosso da MiBACT e GAI (2017). E’ tra i fotografi inseriti nel volume Storia della fotografia in Italia. Dal 1839 ad oggi di G.D’Autilia (Einaudi, Torino 2021). Le sue opere fanno parte della collezione Fondazione Musei Civici di Reggio Emilia. Nel 2024 ha pubblicato il suo ultimo libro Der Engel (Witty Books/19Rivers, Torino/Lodz). Ha pubblicato e collaborato con istituzioni pubbliche e private, come: ICCD, MiC, IIC Londra, IIC Stoccolma, Istituto della Enciclopedia Italiana G.Treccani, Fondazione Musei Civici di Reggio Emilia, GAI e altri. Ha pubblicato per case editrici, giornali e riviste, quali: Einaudi, l’Espresso, Financial Times, Frankfurter Allgmeine Quarterly, Der Zeit Magazine, Atmos, Volks, Volkstrant Magazine, Internazionale, D di Repubblica ed altri. E’ rappresentato dall’archivio tedesco Connected Archive".
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