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mercoledì 24 settembre 2025

PRESENTAZIONE DEL LIBRO BESTSELLER 2022 “CODICE RATZINGER”

SULMONA - "Conferenza di Andrea Cionci autore del best seller Codice Ratzinger vincitore del Premio internazionale Cartagine 2023 e della II Edizione Premio Mameli 2023 per la Saggistica.
Sabato 27 Settembre 2025, ore 15:30.
Sulmona Eventi Sala Ovidio  - Via F. Freda 51 - Sulmona.“Codice Ratzinger” edito da ByoBlu (340 pagg.), pubblicato il 25 maggio 2022, è un bestseller italiano secondo le classifiche di Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Mondadori e Rizzoli.Il 14 luglio 2023 l’autore Andrea Cionci è stato insignito del Premio Internazionale Cartagine 2023 con una cerimonia svoltasi in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca.
Il 3 dicembre 2023 Andrea Cionci ha vinto il Premio Mameli 2023 - II Edizione - per la Saggistica, assegnato da ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali.
Il Libro riassume l’inchiesta condotta dal giornalista Andrea Cionci, basata sul Diritto Canonico, le dichiarazioni di papa Benedetto XVI e comprovata da pareri di insigni studiosi italiani e stranieri.
L’indagine, in corso da oltre cinque anni, ricca di oltre 1.300 articoli e di 2.109 podcast svela la verità sulla "sede totalmente impedita" di papa Benedetto XVI e illustra il raffinatissimo sistema comunicativo usato da Sua Santità, esiliato nel recinto di Pietro, scoperto dall’Autore: il codice Ratzinger, ovvero l’uso della “restrizione mentale larga”, concetto tratto dalla teologia morale.




Saranno illustrati importanti acquisizioni e aggiornamenti sull’elezione presuntamente legittima di Leone XIV.
La presentazione fa parte di un ciclo di 177 conferenze organizzate, da settembre 2022, in Italia e all’estero in modo spontaneo dai lettori.


Ingresso a offerta libera

Prenotazioni: infocardinali@libero.it

per contatti stampa con l’autore scrivere a: codiceratzinger@libero.it

 

Andrea Cionci, autore dell’inchiesta “Codice Ratzinger”, ascoltato dal Promotore di Giustizia vaticano

Promotore di giustizia

Sabato 12 aprile 2025, il giornalista Andrea Cionci, autore dell’inchiesta bestseller “Codice Ratzinger” sulle dimissioni di Benedetto XVI, è stato ascoltato - come testimone - per circa quattro ore dal Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano.

 Nel giugno 2024, l’autore, già collaboratore del quotidiano Libero, aveva depositato presso il Tribunale vaticano un’istanza in 100 pagine sulla “Nullità dell’abdicazione di Benedetto XVI”. Nel febbraio 2025, la prima istanza è stata corredata da un’integrazione aggiuntiva con le nuove acquisizioni sulla Declaratio di “dimissioni” di papa Benedetto.

 In cinque anni di lavoro, producendo oltre 1200 articoli, 1600 podcast, 170 conferenze, Cionci ha documentato come papa Ratzinger non avesse mai abdicato, ma come la sua Declaratio, manipolata da ignoti nell’originale latino e nelle traduzioni in lingua straniera per essere offerta pubblicamente come abdicazione, fosse in realtà una “declaratoria di decisio” con cui il papa annunciava la sua prossima sede impedita e l’usurpazione del Papato da parte di un “manipolo di cardinali” autori di un “misfatto”.

 Così emerge dalle traduzioni (mai contestate) realizzate da due noti latinisti, il prof. Gian Matteo Corrias, supportato dal prof. Rodolfo Funari. L’interpretazione giuridica della Declaratio è stata invece seguita dagli avvocati Costanza Settesoldi e Roberto Antonacci. I professionisti fanno parte del gruppo di studio coordinato dal giornalista.

 “La sede impedita è uno stato di prigionia, confino, esilio del Papa – spiega Cionci – e se viene convocato un conclave a papa non morto e non regolarmente abdicatario, ma impedito, come avvenne nel 2013, l’elezione del Pontefice successivo è nulla e invalida come sancito dagli articoli 76 e 77 della costituzione Universi Dominici Gregis. Ne segue che papa Francesco non è un vero papa, ma un antipapa, come ce ne sono stati 40 nella storia della Chiesa, e tutto quello da lui realizzato in 12 anni è nullo”.

Nella ricostruzione dell’inchiesta, Benedetto XVI si sarebbe “sacrificato” sulle orme di Cristo, lasciandosi detronizzare, per consentire un’usurpazione controllata e fare in modo che poteri non cattolici all’interno della Chiesa potessero manifestarsi liberamente, in modo da essere poi espunti in modo definitivo.

 “Benedetto XVI – continua l’autore – nel corso dei suoi nove anni da papa impedito ha fatto comprendere al pubblico la realtà del suo status canonico di sede impedita attraverso la “restrizione mentale larga”, concetto della teologia morale che consente di dire la verità in modo appena velato, quello stile comunicativo che ho individuato inizialmente come “codice Ratzinger”. Tale comunicazione sottile è imposta proprio dal canone 412 sulla sede impedita, dove si specifica che il vescovo, o papa, impedito non è in grado di comunicare liberamente. Grazie a una lettera postuma di papa Benedetto, diffusa dal giornalista Peter Seewald, ho anche riscontrato elementi che parlano di un verosimile attentato con psicofarmaci subìto da papa Benedetto nel 2012 durante il viaggio apostolico a Cuba. Ecco perché Benedetto affermò che al centro delle sue dimissioni vi fosse stata l'insonnia. Sono massimamente fiducioso nell’opera dei magistrati vaticani che, convocandomi a testimoniare su una questione così grave, hanno confermato la loro indipendenza e alta professionalità”.

 

Per approfondimenti:

Codice Ratzinger: il libro-inchiesta. Benedetto XVI papa legittimo, Bergoglio illegittimo. Papa Francesco non esiste.

https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/31800900/codice-ratzinger-il-libro-inchiesta-benedetto-xvi-papa-legittimo-bergoglio-illegittimo-papa-francesco-non-esiste.html


Andrea Cionci - Sintesi del volume:

E’ in corso da cinque anni l’inchiesta dello storico dell’arte e giornalista romano Andrea Cionci, condotta sulle pagine di Libero, Byoblu e RomaIT. “Ho cominciato a interessarmi della questione - commenta l’autore – dopo aver appreso che da otto anni papa Benedetto ripeteva: «Il papa è uno solo», senza mai spiegare quale. Ho capito che ci doveva essere qualcosa sotto, e di grosso”. Le conclusioni dell’indagine, raccolta in “Codice Ratzinger” (Byoblu maggio 2022) oggi fra i dieci bestseller italiani, si possono riassumere in uno scenario dalla portata millenaria.

Papa Benedetto, costretto a togliersi di mezzo dai poteri globalisti e dalla fronda ecclesiastica modernista che sosteneva Bergoglio, nel 2013 non ha affatto abdicato, ma ha “messo alla prova” i suoi nemici con una candida, sincera dichiarazione (la famosa “Declaratio”) in cui, annunciando di rinunciare all’esercizio del potere, si faceva porre dagli stessi cardinali, inconsapevolmente, in Sede totalmente impedita, uno status canonico parallelo alla sede vacante, ma nel quale il papa è prigioniero e impossibilitato a comunicare liberamente. Così, Benedetto XVI è rimasto il papa a tutti gli effetti, benché contemplativo e privato della facoltà di governare, e i suoi nemici, accontentandosi del primo atto che parlasse di “rinuncia”, si sono scismati e annullati da soli convocando un conclave nullo a papa né morto, né abdicatario.

Si svela così il mistero del doppio papato: “una sorta di ministero allargato” fra due papi, sì, ma uno legittimo-contemplativo (Benedetto XVI) e l’altro illegittimo-attivo (Bergoglio). Per distinguersi dall’antipapa, Benedetto è, dunque, l’”emerito”, non “il papa in pensione” (giuridicamente impossibile e, infatti, inesistente), ma “colui che merita”, che “ha diritto” di essere papa, dal verbo latino emereo.

Chi lo dice? Intanto, una ventina di specialisti, teologi, canonisti, giuristi e latinisti che hanno tradotto correttamente la Declaratio dal latino, dove il verbo vacet non sta per “sede vacante”, bensì per “sede vuota”; ma soprattutto è stato lo stesso papa Benedetto che lo ha spiegato con un linguaggio estremamente preciso, ma sottilmente logico, dovuto al fatto che, essendo giuridicamente in prigionia, non poteva parlare liberamente. E’ quello che Cionci ha chiamato il “Codice Ratzinger”, uno stile comunicativo che ricalca quello di Gesù coi suoi nemici ed è destinato a chi “ha orecchie per intendere”.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE


Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione per alcune delle più importanti testate italiane come La Stampa, Quotidiano nazionale e Libero. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di ricerca scientifica su Plinio il Vecchio, recensito anche dal New York Times, è stato reporter nei teatri operativi dell'Afghanistan e dal Libano, e da imprese esplorative in Kenya e sull'Himalaya. Nominato a 36 anni Cavaliere al Merito della Repubblica per il suo impegno culturale, ha pubblicato il saggio musicologico “Il tenore collezionista”, di risonanza internazionale, dedicato al primo interprete della Bohème di Puccini; il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka), e prodotto vari testi di storia militare inseriti anche in pubblicazioni istituzionali. Ha ispirato la ricostruzione industriale in peso e dimensioni reali del perduto primo carro armato italiano, il Fiat 2000, del 1917, oggi esposto presso il Museo Civico delle Forze Armate di Vicenza.

Scopritore della sede impedita e del codice comunicativo di Sua Santità Benedetto XVI costretto in “sede impedita”, alla fine di maggio 2022 Andrea Cionci ha pubblicato il Libro-inchiesta “Codice Ratzinger” che riassume il lavoro di oltre due anni di indagini, oltre 1.300 articoli e 2.109 podcast,  lavoro avallato da insigni studiosi italiani e stranieri.

Vincitore del Premio internazionale Cartagine 2023 per l’inchiesta “Codice Ratzinger”.

Vincitore della II Edizione del Premio Mameli 2023 per la Saggistica, assegnato da ENAC - Ente Nazionale Attività Culturali.

 

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