SULMONA - "Cari Donarori, care Donatrici, con la presente veniamo a chiudere un lungo periodo di silenzio, certamente non imputabile ad una nostra scelta premeditata.Varie e difficoltose sono state le vicende che, giorno dopo giorno, abbiamo dovuto affrontare e contro le quali continuiamo a combattere. La più difficile e complessa è l’odissea all’accreditamento, con tale termine si intende un percorso particolarmente complesso, definito da direttive europee, in cui ogni Centro Trasfusionale pubblico
ed ogni Unità di Raccolta fissa o mobile gestita da associazioni di volontariato, deve mettersi in linea con i requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi per offrire le più ampie garanzie sui prodotti, sangue ed emoderivati, che vengono distribuiti agli utenti.
Secondo le accennate regole ciascuna associazione, grande, media o piccola, deve attrezzarsi con tutta una serie di documenti (manuale della qualità, procedure, modulistica, ecc.) che dovrebbe produrre con il supporto del SIMT e dall’Azienda Sanitaria di riferimento.
Il Centro Trasfusionale di Sulmona e il VAS provinciale hanno provveduto a tale scopo ma dal Primario C.T. provinciale non c’è stata la richiesta della commissione di controllo e insieme al Centro Trasfusionale di Avezzano, che non ha provveduto all'aggiornamento, si rischia la chiusura.
Vogliamo sottolineare come l’immane impegno economico, dovuto anche da una forte diminuzione delle donazioni, abbiamo dovuto stringere i cordoni della borsa e tagliare là dove era possibile (una specie di Spending rewiev casalinga) al fine di convogliare tutte le nostre forze verso il raggiungimento dell’obbiettivo finale: l’accreditamento.
Vi chiediamo scusa e vi invitiamo a seguire attentamente le ultime novità sulle sorti del nostro ospedale che dopo anni di riunioni, incontri, discussioni, promesse, qualcuno, solo ora, comincia a parlare di chiusura del Reparto Maternità ma del C.T. nessuno ne parla. Ma una associazione di donatori a livello nazionale ha avuto il permesso, senza coinvolgere la altre associazioni FIDAS, FRATRES, CROCE ROSSA, di parcheggiare un tir da adibire a raccolta sangue fuori l’ospedale di Avezzano con un compenso annuale a cinque zeri dal servizio sanitaro regionale.
Vi chiediamo ancora scusa e vi invitiamo tutti a seguire attentamente le ultime novità, anche andando su facebook e sul nostro sito".
Cordialmente
Il direttivoVAS sez. Sulmona
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