PESCARA- Nei primi sei mesi del 2011 in Abruzzo i depositi
bancari e postali hanno subito una flessione di 212 milioni di euro rispetto
all'anno precedente. E' quanto emerge
dall'indagine realizzata dal Centro studi della Cna abruzzese, su dati forniti
dalla Banca d'Italia, illustrata, questa mattina, a Pescara, dal presidente e
dal direttore della Confederazione Italo Lupo e Graziano Di Costanzo, e dal
sulmonese Aldo Ronci, coordinatore della
ricerca. La performance negativa
e' ancora piu' evidente se si osservano le
percentuali: i depositi hanno infatti subito un decremento dello 0,92 per
cento, contro un incremento medio nazionale dello 0,64 per cento. Inoltre il credito in Abruzzo nella prima meta'
dell'anno e' cresciuto assai meno che a livello nazionale, ma solo grazie alla
performance dei primi tre mesi: nella prima meta' del 2011
le banche hanno
erogato, al netto di quello erogato alle amministrazioni pubbliche e alle
societa' finanziarie, 770 milioni di euro in piu' pari al 3,20 per cento ma con
un valore inferiore a quello nazionale pari al 4,03 per cento.
Per Aldo Ronci si tratta di 'una
performance insufficiente perche' l'incremento e' stato basso sia per il
sistema delle imprese, in evidente affanno, che per le famiglie consumatrici,
che non riescono piu' a risparmiare. Insomma il credito si concentra ormai
su questi soggetti che possono offrire valide garanzie'. A livello territoriale
valori inferiori alla media nazionale si registrano nelle province di Pescara,
Teramo e Chieti, mentre solo l'aquilano riesce ad uguagliare il tasso di
crescita italiano. Tra i destinatari, invece, l'incremento di 567 milioni di
euro che va alle imprese e' stato assorbito, per oltre la meta', dal
settore delle costruzioni e si e'
condensato nella sola provincia dell'Aquila. Stando alla ricerca della Cna
l'andamento del credito, nel primo semestre del
2011, ha avuto due diverse
velocita': bene nei primi tre mesi, male tra aprile e giugno. Nel secondo
trimestre dell'anno, infatti, il credito e' cresciuto di 282 milioni di euro
contro i 488 del primo semestre. Il credito alle imprese e' crescuito di 205
milioni di euro a fronte di 362; quello alle famiglie consumatrici di 77 contro
126. Per quanto riguarda i prestiti diventati inesigibili nel primo semestre
sono stati pari al 18,33 per cento con una crescita inferiore alla media
nazionale, ma con un incremento assoluto, pari a 313 milioni di euro,
preoccupante. Da parte sua il presidente della Cna Italo Lupo ha auspicato che
la Regione metta subito in
circolazione i fondi Fas. Il direttore della Confederazione Graziano Di
Costanzo ha sottolineato che la situazione del terzo trimestre e' peggiore di
quella del secondo. Il direttore di Fidimpresa Abruzzo, Adriano Lunelli, ha
affermato che 'dopo la pausa estiva si e' registrato un crollo consistente di
trasferimenti di credito al sistema delle imprese'.