La nuova e convincente opera letteraria di Magalì Rapini tocca corde sottili dell’animo, spaziando fra gli inferi e il cielo. Si va dal mistero all’amore, dal dramma alla leggerezza nostalgica e al sorriso. Trenta racconti che confermano un tipo di scrittura breve e dai finali aperti, emozionante, che avvolge e lascia molto al non detto.Magalì Rapini nasce a Teramo il 14 luglio 1972 da padre italiano e madre francese. Segue studi tecnici ma è sempre viva in lei la passione per la lettura. Grazie a questo amore, e ad alcuni corsi di scrittura creativa frequentati tra il 2015 e il 2019, si cimenta con le prime prove letterarie venendo inclusa nel 2020 nell’antologia “Donne che raccontano”.
La Rapini, pessimista ma comunque ironica, lascia trasparire nei suoi racconti, oltre all’amarezza, una speranza di fondo che non l’abbandona".
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