PESCARA - "Bloccati i ricoveri in elezione in tutte le ortopedie della Provincia (Pescara, Penne e Popoli) a causa della mancata attivazione delle sale operatorie temporanee in sostituzione di quelle in ristrutturazione. Saltano gli interventi, aumentano le liste d'attesa e i tempi di intervento si allungano oltre i protocolli per tutte le chirurgie specialistiche.Lo scorso 14 luglio avevamo preannunciato, criticandola, la chiusura di quattro sale operatorie dell'ospedale di Pescara per lavori di riqualificazione. Avevamo specificato come si trattasse di un intervento previsto e preventivato, evidenziando però che la Asl di Pescara era in fortissimo ritardo sull'apertura delle tre sale operatorie provvisorie sostitutive. La Asl fornì rassicurazioni, affermando, in ben due comunicati stampa di risposta, che le sale provvisorie sarebbero state operative entro la seconda decade di settembre.
Oggi, a metà ottobre, ci troviamo di fronte all'ennesimo pasticcio gestionale, anche questa volta, purtroppo, previsto e prevedibile. I lavori per la realizzazione delle sale "provvisorie", infatti, sono partiti in ritardo, col risultato che il presidio di Pescara sta lavorando con quattro sale in meno rispetto alla norma. Rispetto alle tempistiche indicate dalla Asl abbiamo già accumulato un mese di ritardo, ritardo che tuttavia è destinato ad aumentare poiché, tanto per fare un esempio, la gara per l'acquisto di tre tavoli operatori mobili, per un importo di 150 mila euro, destinati alle sale "provvisorie" è stata pubblicata soltanto ieri. Insomma, per una procedura che dovrebbe procedere a vele spiegate, considerata l'importanza dell'oggetto dell'intervento, l'impressione è che se la stiano prendendo comoda.
A causa della carenza di sale operatorie, al fine di smaltire la coda dei pazienti che per essere operati attendono un tempo di gran lunga maggiore rispetto a quello previsto dai protocolli, nei reparti di ortopedia di tutti e tre i nosocomi della Provincia sono stati bloccati i ricoveri e le sedute operatorie di elezione.
Ma c'è di più, perché sembra che le ripercussioni stiano interessando anche gli interventi di elezione programmati (quindi non urgenti) di altre branche chirurgiche, il cui differimento andrà ovviamente ad aumentare le rispettive liste di attesa. È inaccettabile che la programmazione sanitaria non sia in grado di garantire la continuità assistenziale e il rispetto dei tempi previsti per le operazioni. E le notizie che giungono sono intollerabili. Nella sola ortopedia di Pescara sarebbero venti i pazienti in attesa di essere operati, idem per Penne, con tempi che sfiorano la settimana di attesa.
Chiediamo quindi alla Asl di Pescara di chiarire immediatamente:
· Quando verrà ripristinato, questa volta confidiamo in una data reale, il numero completo di sale operatorie?
· Quali misure sono state adottate per garantire il diritto alla salute e il rispetto dei tempi di attesa dei pazienti?
· Per quanto concerne la traumatologia di Pescara e Popoli, i tempi di attesa e di intervento sono effettivamente rispettati?
· È vero che anche altre branche chirurgiche stanno subendo ritardi e ulteriori tagli di sedute?
La salute non può aspettare. I cittadini meritano risposte, trasparenza e una gestione sanitaria all'altezza delle esigenze del territorio".
Il Vicepresidente del Consiglio Regionale
Antonio Blasioli
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