Presente Marco Mancini, ex responsabile del controspionaggio italiano, che ha offerto una testimonianza diretta delle operazioni di intelligence e sicurezza nazionale. In interviste recenti, Mancini ha raccontato come il fattore umano sia centrale nella gestione delle informazioni riservate e nella prevenzione delle minacce. Tra le operazioni più rilevanti da lui coordinate si ricordano lo sventamento di un progetto terroristico contro l’ambasciata italiana a Beirut nel 2004, con il sequestro di 400 kg di esplosivo, e missioni in Medio Oriente, Africa e Est Europa finalizzate al contrasto di terrorismo e spionaggio.
A seguire, il professor Giuseppe Montanara ha analizzato il rapporto tra giustizia e informazione, con particolare attenzione all’evoluzione del segreto di Stato e alle decisioni più recenti della Corte Costituzionale. La professoressa Francesca Rocchi ha approfondito il delitto di rivelazione del segreto d’ufficio, illustrando casi concreti e le linee guida della giurisprudenza recente, tra cui il noto caso Davigo. La giornalista Francesca Musacchio ha discusso dei limiti e delle responsabilità della professione giornalistica nel trattare notizie sensibili.
A chiudere il programma degli interventi è stato l’avvocato Giulio Andreotti, nipote dell’ex presidente del Consiglio, con un approfondimento sul riserbo e la segretezza da parte degli avvocati, completando il quadro dei relatori con un contributo deontologico di rilievo.
Tra gli ospiti istituzionali presenti il comandante della Guardia di Finanza di Avezzano, Francesco Mattiace e l'ex presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Abruzzo Stefano Pallotta".
Nessun commento:
Posta un commento