AGRIGENTO - "Ha tenuto incollati per tre ore gli studenti dell'istituto alberghiero "Nicolò Gallo" di Agrigento e lo ha fatto senza che trapelasse, dai volti dei convitati, sfruttando la sua innata quanto simpatica dote di divulgatore del verbo della legalità, stanchezza sia fisica che mentale.Stiamo parlando dell'avvocato di origini pugliesi Antonio La Scala, presidente del collegio dei "magistrati" dell'International Police Association e dell'associazione Gens Nova. Un componente dedito all'approfondimento civico e che riveste anche i gradi di rappresentante degli organi massimi dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia.Grazie alla sua innata propensione a rendere del concetto di legalità un interruttore capace di mettere in contatto tra loro il cuore e la testa di chi lo ascolta, specie se ragazzi in tenera età così come lo erano gli studenti dell'istituto siciliano visitato oggi, La Scala ha permesso a chi ha avuto la fortuna di assistere alla sua lezione sul bullismo e sul cyberbullismo di recepire quanto di buono la sua vena di cultore della Giustizia è capace di trasfondere.
Anni di esperienza e di continui impegni messi al servizio dei ragazzi di ogni genere ed età, che La Scala offre malgrado i numerosi impegni ai quali è assoggettato e che gli studenti hanno visibilmente apprezzato.
La lezione si è tenuta non molto lontano dal luogo in cui il 21 settembre del 1990 è stato barbaramente ucciso il Giudice Rosario Livatino. In un luogo però dove la convivenza con il crimine si ha il desiderio, anche sfruttando queste occasioni, non faccia più parte del suo futuro.
Ad assistere L'avvocato originario di Manfredonia il Presidente del Comitato di Agrigento dell' Associazione internazionale di Polizia Vincenzo Iorio e gli amici della sezione Anfi di Agrigento e Sciacca".
MN
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