"Con questa azione” afferma Giovanni Bartolomucci, responsabile sulmonese di CasaPound Italia “vogliamo chiedere un'immediata risposta alle amministrazioni responsabili su questa triste vicenda. E' inaccettabile infatti lo stato di degrado in cui versa la struttura scolastica, chenel frattempo ha subito danni gravissimi a causa dell’abbandono e dell’incuria. E' inaccettabile, inoltre, che un trasferimento che doveva essere soltanto temporaneo si protragga ormai da più di tre anni, creando disagi a studenti e famiglie e determinando un calo delle iscrizioni a entrambi gli istituti scolastici. Troviamo inaccettabile, infine, che le istituzioni continuino a rimpallarsi le responsabilità, senza dare spiegazioni e soprattutto senza dare indicazioni su quando finalmente gli istituti torneranno a Sulmona”.“ Non vorremmo – conclude Bartolomucci - che dietro questo tergiversare, soprattutto da parte dell'amministrazione provinciale, si celino logiche di campanile e altri interessi che nulla hanno a che vedere con il diritto allo studio”.
Finita la protesta, durata circa sette minuti, è intervenuta la Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona per i rilievi di rito e per accertare eventuali responsabilità. “Noi siamo entrati nell’ala non sequestrata e qui è tutto aperto”- ha concluso i giovani di CasaPound- immortalando anche il degrado in cui versa l’edificio fra erba alta e finestre rotte.