SULMONA - "Da sei anni i cittadini stanno lottando per difendere il nostro territorio da attacchi sferrati da industrie fortemente impattanti che hanno un solo obiettivo : fare profitti sulla nostra pelle.
Sono, infatti, in gioco valori fondamentali quali il diritto alla salute, alla sicurezza, ad un ambiente sano e, soprattutto, il diritto di decidere del nostro futuro"si legge in una nota giunta in redazione a firma dei comitati cittadini per l'ambiente di Sulmona.
"Questi attacchi continuano ad avvenire nel pieno di una pesantissima crisi economica e sociale
che sta riducendo allo stremo ampi strati della popolazione e con uno Stato che, anziché essere di aiuto, sta spogliando la nostra comunità di servizi pubblici essenziali (quello del Tribunale è il caso più eclatante) rischiando così di provocare la desertificazione del centro Abruzzo.
Una situazione così grave dovrebbe suscitare una generale ribellione: invece tutto avviene sulle nostre teste come se ciò fosse ineluttabile.
Le forze politiche e le istituzioni, anziché reagire e fare proprie le ragioni del malcontento della società civile, appaiono balbettanti, incapaci, divise.
Chi ha chiesto ed ottenuto il voto dei cittadini non può stare nelle retrovie, ma ha il dovere di mettersi alla testa della lotta.
Il caso Snam è, al riguardo, fortemente emblematico. Il devastante progetto della multinazionale del gas (metanodotto e centrale di compressione) è stato contrastato soprattutto dai cittadini mentre quasi sempre la politica è stata a guardare. I risultati finora ottenuti (delibere, risoluzioni, leggi regionali) sono essenzialmente il frutto di una incessante pressione dal basso e non, come avrebbe dovuto essere, di autonome iniziative della politica; fatte salve alcune eccezioni, i nostri rappresentanti istituzionali, nella grande maggioranza, brillano per la loro latitanza.
Il rischio che stiamo correndo è che tutto venga vanificato, a fronte di un governo nazionale che, anziché recepire la volontà democraticamente espressa da tutti i livelli istituzionali, continua ad essere totalmente subalterno alle scelte e agli interessi della Snam e delle altre multinazionali dell'energia. Il nuovo governo Renzi appare in perfetta continuità con i precedenti; anzi, sembra ancora più evidente il condizionamento delle lobby economiche e finanziarie: basti dire che allo Sviluppo Economico c'è una rappresentante di Confindustria, associazione da sempre sostenitrice del disegno della Snam.
Ma, nello scenario che abbiamo di fronte non c'è solo una folta presenza di politici fantasma: c'è anche chi, come il Presidente della Regione Abruzzo continua deliberatamente a colpire alle spalle il nostro territorio, tradendo il mandato ricevuto dai cittadini. Il governo nazionale ha impugnato la Legge regionale sulle centrali di compressione in aree sismiche con l’assurda motivazione che gli studi di dettaglio sulla sismicità sarebbero contro la Costituzione: il Governatore, anziché difendere le Legge approvata all’unanimità, ha adottato una delibera con cui la rinnega platealmente, dando così ragione al governo nazionale. Ed è molto grave che il Ministero dello Sviluppo Economico, tra i principali motivi per cui non intende ritirare l’impugnazione, davanti alla Corte Costituzionale, cita proprio la delibera di Chiodi!!
Oggi più che mai i rappresentanti che i cittadini hanno eletto, a livello locale e nazionale, devono dimostrare di essere all'altezza del loro ruolo, mettendo in atto iniziative efficaci nei confronti di un esecutivo nazionale che, calpestando la democrazia, finora ha dimostrato di essere schierato da una sola parte: quella dei poteri forti".
Si comunica che oggi sabato 1^ marzo, a partire dalle ore 14,30, una delegazione dei comitati cittadini per l'ambiente sarà presente in v.le Roosevelt, davanti al vescovado, per denunciare pubblicamente l'irresponsabile comportamento del Presidente Chiodi in merito alla questione Snam.
i comitati cittadini per l'ambiente di Sulmona
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