SULMONA - La coalizione di centro destra ha tenuto nel primo pomeriggio di oggi, presso la saletta Mazara del Comune di Sulmona, la conferenza stampa di presentazione del Candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali Enea Di Ianni.Erano presenti i rappresentanti locali e regionali delle forze politiche e delle liste civiche della coalizione, Fabio Federico, Paolo Gatti, Alfonso Magliocco, Lorenzo Fusco, Loris Ramicone, Marco Picini, Gianfranco Giuliante, Mauro Tirabassi, Maria Assunta Iommi e Vittorio Masci." Grazie al sindaco uscente Fabio Federico che ho avuto due meriti il primo di aver riflettuto sulla sua esperienza e di aver deciso con coraggio di non ricandidarsi in un paese in cui la corsa alle poltrone avviene con molta frequenza.Io oggi non parlerò di programmi che vi presenteremo in maniera molto ampia e dettagliata" ha spiegato Enea Di Ianni.
"Oggi presento le linee di indirizzo politico programmatico amministrativo, che in veste di candidato sindaco ho voluto sintetizzare al massimo. Noi abbiamo 4 punti precisi che dovrebbero riformare la nostra azione politica quattro punti le cui iniziali sono quattro A, che rappresentano le tappe del percorso amministrativo che intendiamo portare avanti. Al primo posto c'è l'accoglienza" ha sottolineato Di Ianni."Questa è una città che ha tante bellezze, del turismo fa un'arte, ma dobbiamo essere pronti a saper accogliere, predisporsi con atteggiamenti che invogliano che stimolano a venire ma anche a restare in questa città. Bisogna sapere anche
ascoltare, se tu accogli devi pur ascoltare le proposte, ma devi soprattutto essere pronto a non decidere soltanto di testa tua e quindi attraverso l'ascolto accogliere anche le esigenze primarie e recepire anche tanti suggerimenti che arricchiscono il modo di lavorare.Un altro punto, l'ultimo punto, è l'ambizione, perchè questa è una città che si può permettere il lusso di sognare ad occhi aperti guardando le cose da fare, guardando i percorsi che sono da ipotizzare e lanciando le aspirazioni un po più in là della propria distanza fisica" ha spiegato Di Ianni. "Poi l'attenzione che è il punto centrale, attenzione non soltanto ai problemi, ma alla persona perchè se riponi al centro della tua attività politico amministrativa la persona, con la sua dignità e le sue varie sfumature, modalità operative di vita e luoghi di cultura, io credo che abbiamo dato un grosso peso alla ricostruzione di una solidarietà e di una dignità che poi riconosce agli altri la capacità di essere se stessi con le proprie capacità e le proprie potenzialità i propri meriti, anche con i propri limiti.Su questo lavoreranno tutti i candidati per riempire queste motivazioni di contenuti concreti"ha concluso Di Ianni.
"Purtroppo le scelte tante volte non vengono lasciate al territorio, si prova ad etero dirigerle , questo è un errore" ha detto Paolo Gatti."Mi pare che qui i rappresentanti locali del Pdl di Fratelli d'Italia e di alcune liste civiche, abbiamo scelto Enea Di Ianni come candidato sindaco mediante un meccanismo di larga condivisione"ha spiegato Gatti" Adesso ci affidiamo al senso di responsabilità di chi lo ha condiviso un po meno, ma che possa in qualche modo fare una revisione critica della scelta precedente"ha concluso Gatti
"La battaglia per il simbolo interessa poco" ha affermato Alfonso Magliocco"Nel senso che quando il territorio mi ha chiesto di poter determinarsi per la scelta del candidato, abbiamo ipotizzato questo comitato elettorale dove tutti si sono seduti, anche coloro i quali oggi hanno comunicato a me personalmente e a mezzo stampa una candidatura alta.Io ho preso atto di una convergenza su Enea Di Ianni, che è la scelta che ha fatto il territorio ed è quella che conta" ha aggiunto Magliocco."Compito del coordinatore provinciale ovviamente è quello di tenere in piedi e unito un partito, ma anche una coalizione.Auspico che ovviamente nelle prossime ore ci possono essere dei ripensamenti. Per quanto riguarda il simbolo è detenuto dal Presidente nazionale del Popolo della Libertà e ovviamente deciderà a chi darlo"ha spiegato Magliocco."La mia responsabilità è quella di aver dato mandato al territorio di autodeterminarsi.Qualcuno ha parlato anche di riunioni carbonare, ma in realtà ci siamo seduti attorno ad un tavolo ed abbiamo fatto scegliere al territorio e io ora non posso tradirlo" ha concluso il coordinatore provinciale del Pdl.
"Il coraggio è stato quello di andare incontro a quello che ci viene richiesto oggi dalla gente, cioè di non essere identificati come personaggi politici che vivono di politica e vi assicuro che forse, molto più tra i giovani, ci sono tanti personaggi che vogliono fare politica per sbarcare il lunario"ha affermato l'ex Sindaco Fabio Federico."Questo è quello che la gente non vuole" ha aggiunto Federico."Credo che un mandato sia sufficiente per un sindaco, credo altresì che ci voglia una continuità con la vecchia amministrazione per portare a termine tutti i progetti portati avanti nel quinquennio. Per quanto riguarda il problema relativo al simbolo e gli accordi che sono stati fatti con le altre forze politiche, devo dire che il nostro simbolo non è tanto questo del Pdl, che pure è importante per noi, o quello di Fratelli d'Italia o di tutti gli altri gruppi che sono vicino a noi, ma il nostro simbolo si chiama Sulmona e noi lavoriamo per Sulmona.Quando viene eletto si elegge il sindaco di Sulmona, no di questo o quel partito, il simbolo è relativo" ha concluso Federico.