Francesco Stoppa (Università D’Annunzio), Carlo Speranza e Filadelfio Manasseri.L'incontro è stato coordinato da Stefania Paolini (Gruppo Sulmona Sostenibile) e da Carlo Fontana (Progetto M6.5) Giampaolo Arduini ha mostrato ai presenti il video della registrazione della diretta telefonica di
Rai News nella notte del 6 aprile 2009 dove Arduini fu chiamato a testimoniare da piazza Duomo i momenti di quella tragica notte."Accanto a me avevo mio figlio a cui era morto un amico" ha raccontato Arduini"La mia è stata la prima voce ad uscire dall'Aquila attraverso i canali Rai.Quella notte alle 4,00 sono riusciti a chiamarmi al telefono cellulare ed ho dato le prime sommarie informazioni che io vedevo stando a piazza Duomo nel centro storico, nel cuore della città"ha spiegato Arduini."E' stata un'emozione indescrivibile, perchè io ero terrorizzato lo ammetto.Nessuno può comprendere lo stato d'animo che si vive in quei momenti ed è complicatissimo fare il giornalista, raccontare quello che accade, quello che si vede, perchè hai difficoltà anche nelle espressioni delle parole e dei concetti.E' veramente difficile quando sei a malapena uscito da casa tua ed hai raggiunto un luogo sicuro con le voragini che si stavano aprendo all'Aquila.C'è una difficoltà oggettiva nel raccontare, soprattutto perchè non si ha una visione completa e globale"ha continuato Arduini."Non avevo notizie per esempio di quello che accadeva in via XX Settembre nella casa dello studente, oppure ad Onna o nelle frazioni come Paganica.Cerchi di muoverti compatibilmente con il rischio di passare in vicoli dove mentre stai transitando avverti una scossa.C'erano tegole appese, muri crollati e porte divelte, gente che urlava che chiedeva aiuto" ha ricordato Arduini."Il maggiore problema all'Aquila è stato rappresentato dalle persone che sono rimaste incastrate nelle loro abitazioni, chiuse dentro perchè può succedere che un armadio ti ostruisce una porta o una porta blindata diventa il peggior nemico in quel momento perchè la porta blindata non si apre"ha spiegato Arduini. "Io ricordo che lanciai un appello << non lasciateci soli >> Davanti a me vidi crollare l'abside della chiesa del Suffragio.Fu qualcosa di terribile vederla crollare davanti agli occhi" ha ricordato Arduini.
"E' fondamentale oggi prevenire i terremoti e cercare di essere pronti quando questo mostro come lo abbiamo chiamato all'Aquila si manifesta in tutta la sua nefandezza.Essere pronti significa essere attrezzati, avere un piano di protezione civile e sapere cosa fare in quei momenti, perchè in città antiche come le nostre come Sulmona che è molto simile a L'Aquila, davvero diventa complicato anche uscire dalla porta di casa e raggiungere i luoghi di aggregazione.In quei momenti nelle città, nei paesi non si vede nulla perchè è crollato tutto e perchè la polvere ti sovrasta"ha continuato Arduini."Davvero occorre una segnaletica adeguata, occorre anche essere preparati e predisposti.All'Aquila accadde di notte ma può succedere anche di giorno e allora bisogna sapere anche di giorno cosa fare nel momento in cui il sisma si avverte.Quindi la prevenzione, il dibattito e soprattutto l'informazione nei confronti dei giovani, delle persone anziane, dei bambini, nelle scuole e negli uffici è fondamentale.Bisogna prepararsi ed essere pronti.Fare queste esercitazioni è di vitale importanza, i giapponesi lo insegnano.Noi a L'Aquila non le avevamo mai fatte, siamo in ritardo ancora oggi per farne altre, anche se sappiamo che la città sia a notevole rischio come tutti sanno, come Sulmona e come tutte le zone appenniniche abruzzesi.Questo è un impegno in cui le amministrazioni si dovrebbero cimentare per dare una risposta chiara ed efficiente, alla quale i cittadini devono partecipare assolutamente prestando la massima attenzione, perchè il terremoto è sempre dietro l'angolo"ha concluso Arduini.
"Sulmona sostenibile è un progetto che tende a far ripartire il programma - Agenda 21 - all'interno dell'amministrazione comunale" ha spiegato Stefania Paolini del gruppo Sulmona Sostenibile."Abbiamo scelto il tema della prevenzione sismica in quanto è un tema importante e prioritario per noi, visto che ci troviamo in un territorio altamente sismico.Sulmona è l'unico centro storico in Abruzzo rimasto fino ad ora indenne e noi lo vogliamo salvaguardare" ha continuato la Paolini."Bisogna ripartire con la sostenibilità che va a tener conto delle variabili economiche sociali e ambientali.Stiamo partendo da questo tema proprio perchè il terremoto non ci deve far paura"ha aggiunto la Paolini."Prevenzione per noi è informazione, bisogna cercare di formare tutta la cittadinanza e le istituzioni in modo che questo tema diventi un linguaggio comune per tutti"ha spiegato la Paolini."Dato che a breve avremo le elezioni comunali, questo è un progetto che noi vorremmo portare al vaglio del futuro sindaco, affinchè venga preso in considerazione come tanti altri che noi sottoporremo alla loro attenzione, per farli diventare realtà attraverso i bandi europei.Vorrei che ci fosse una sinergia tra il gruppo Sulmona sostenibile e le amministrazioni comunali di tutto il comprensorio peligno, affinché Sulmona diventi il capofila di questo nuovo progetto"ha concluso la Paolini.
Stefania Paolini |
Durante il convegno sono stati distribuiti una pubblicazione della Protezione Civile e un questionario, già sottoposto nel 2006 ai cittadini in occasione del progetto internazionale S.I.S.M.A., i cui dati raccolti in forma anonima verranno confrontati con quelli del 2006 per valutare se nel tempo la coscienza delle persone sulla Protezione Civile sia migliorata e permettere agli operatori della Protezione Civile stessa di migliorare il sistema di emergenza.