PIZZOLI
- Una pratica sessuale estrema, anche con la fattispecie della donna non
consenziente, attuata con particolare violenza da uno o piu' uomini, quindi, in
quest'ultimo caso di gruppo. E' questa una delle piste a
cui stanno lavorando inquirenti e investigatori impegnati dalla notte tra
sabato e domenica scorsa ad indagare sul caso del presunto stupro ai danni di
una giovane laziale studentessa all'Aquila, trovata fuori dalla discoteca
Guernica a Pizzoli (L'Aquila), svenuta, seminuda in mezzo alla neve e in una
pozza di sangue per le gravi ferite nelle zone genitali. Proprio
le gravissime ferite riportate nelle parti esterne e interne avrebbero spinto gli investigatori a sospettare questa situazione presa in considerazione insieme a una serie di ipotesi. Si attendono oggi i primi verdetti dei Ris, che potrebbero portare all'emissione dei primi provvedimenti nei confronti degli indiziati. In relazione a questo, secondo quanto si è appreso, i carabinieri stanno ancora cercando un oggetto che potrebbe essere servito alla violenza o alla pratica sessuale estrema. Sempre stando a quanto si è appreso non ci sarebbe stato un rapporto sessuale tradizionale. Gli indagati sono i giovani sui quali si sono concentrati i sospetti fin da subito. Le indagini vanno avanti con riserbo, gli atti sono ancora secretati, non sono esclusi altri sviluppi, soprattutto con l'arrivo dei primi risultati degli esami tecnico scientifici del Ris di Roma. Dei 4 giovani, tre, due campani e un aquilano, sono militari del 33esimo reggimento artiglieria Acqui; la quarta è una giovane, forse fidanzata dell'aquilano. La posizione più delicata è quella del militare originario dell'avellinese.
le gravissime ferite riportate nelle parti esterne e interne avrebbero spinto gli investigatori a sospettare questa situazione presa in considerazione insieme a una serie di ipotesi. Si attendono oggi i primi verdetti dei Ris, che potrebbero portare all'emissione dei primi provvedimenti nei confronti degli indiziati. In relazione a questo, secondo quanto si è appreso, i carabinieri stanno ancora cercando un oggetto che potrebbe essere servito alla violenza o alla pratica sessuale estrema. Sempre stando a quanto si è appreso non ci sarebbe stato un rapporto sessuale tradizionale. Gli indagati sono i giovani sui quali si sono concentrati i sospetti fin da subito. Le indagini vanno avanti con riserbo, gli atti sono ancora secretati, non sono esclusi altri sviluppi, soprattutto con l'arrivo dei primi risultati degli esami tecnico scientifici del Ris di Roma. Dei 4 giovani, tre, due campani e un aquilano, sono militari del 33esimo reggimento artiglieria Acqui; la quarta è una giovane, forse fidanzata dell'aquilano. La posizione più delicata è quella del militare originario dell'avellinese.