ambientalisti sulmonesi. “E' la stessa lettera con cui il Ministero comunica di aver assunto la titolarità del procedimento autorizzativo; procedimento che, su richiesta della Snam, viene sdoppiato dando la priorità alla realizzazione della centrale che, a detta della multinazionale del gas, servirebbe urgentemente non per il metanodotto Sulmona-Foligno ma per i pozzi di stoccaggio di Fiume Treste a San Salvo.
A nostro avviso, però,
il Consiglio Comunale di Sulmona non dovrà limitarsi a confermare la propria
contrarietà alla centrale della Snam : la delibera consiliare, alla luce degli
ultimi avvenimenti, dovrebbe contenere anche altri importanti punti : 1) la richiesta, indirizzata al Ministro dello
Sviluppo Economico Paolo Romani, di dare subito attuazione alla
risoluzione approvata alla unanimità dalla Commissione Ambiente della
Camera dei Deputati il 26 ottobre scorso, che prevede la modifica del
tracciato dell'opera;
2) la richiesta, rivolta al Presidente della
Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, di applicare immediatamente la risoluzione
votata all'unanimità dal Consiglio Regionale il 18 ottobre scorso, con cui,
dopo aver riconosciuto che non sussistono le condizioni per approvare l'opera,
si impegna il Governatore a far sì che venga istituito il tavolo per
individuare una soluzione alternativa;
3) la contestazione dello sdoppiamento
dell'iter autorizzativo , che di fatto separa la centrale dal metanodotto; sdoppiamento
che contrasta apertamente con tutti i passaggi del procedimento avutisi fino ad
oggi (vedasi decreti di compatibilità ambientale e di pubblica utilità) dove la
centrale di compressione è stata sempre considerata a supporto del metanodotto,
costituendo con quest'ultimo un'opera unitaria. Con lo sdoppiamento, richiesto
dalla Snam ed avallato dal Ministero , invece, potremmo avere ugualmente la
centrale a Sulmona, pur con lo spostamento del metanodotto; 4) l'incompatibilità della centrale dovrà
essere motivata in modo più approfondito e più articolato, sia in riferimento
ai vincoli urbanistici che per quanto attiene agli altri aspetti ambientali
(acqua, aria, rumore, luminosità, rischio sismico, ecc..): è necessario, e
lo andiamo ripetendo da tempo, che il Comune si doti di specifiche consulenze
sul piano tecnico; 5) il Comune deve avviare subito lo studio
della qualità dell'aria nel nostro territorio, reperendo risorse in proprio
ed agendo in sinergia con altri Enti, in primo luogo la Provincia dell'Aquila
che, con la delibera consiliare approvata alla unanimità il 29 settembre scorso,
ha assunto un preciso impegno al riguardo.
I comitati hanno chiesto che si provveda in tempi rapidi a
convocare il Consiglio Comunale di Sulmona con una lettera indirizzata al
Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco, ai componenti la Giunta municipale, ai
Capigruppo e a tutti i Consiglieri comunali.