di un ragazzo che intraprende una nuova attività, confidando nella risposta positiva dalla città, poiché è cosciente del significato che il bar ha per i sulmonesi. Soprattutto per i meno giovani. Insieme a lui racconta del nuovo passo suo cugino, in forza, già, in un ristorante ad Avezzano, spiegando, con molto garbo e ospitalità, della loro permanenza in Italia da ormai 15 anni e del loro arrivo a Sulmona qualche mese fa. “Eravamo di passaggio in questa bellissima città” dice, mentre i suoi familiari continuano a prendere misure con il centimetro sulle scalette alle spalle di Ovidio. La sera di Halloween prove di debutto dietro al bancone che guarda la storica piazza e che ora parlerà cinese. Una cessione, da parte di uno degli ex titolari negli ultimi sette anni, Giovanni Presutti, che si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro, ma su cifre e costi ancora massimo riserbo. Memori delle pareti vellutate in rosso, immortalate da Monicelli sul grande schermo con “Parenti Serpenti”, dell’elegante sala da te’ e dei tavolini verdi che hanno conosciuto molti personaggi illustri della città, in qualcuno scattano subito perplessità, mentre per altri, forse con un’ottica più realistica e aggiornata, sulla scia di modifiche e cambiamenti comparsi dagli anni novanta, non ci sarebbe stranezza alcuna. g.s.
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mercoledì 2 novembre 2011
GIOVANI CINESI GESTIRANNO IL GRAN CAFFE'
SULMONA
– Cambio epocale per lo storico Gran Caffè di Piazza Venti Settembre a Sulmona.
L’inaugurazione, con tanto di festa e palloncini, avverrà il prossimo 9 novembre, per sancire il
passaggio ufficiale del testimone a una società di giovani cinesi. “Non
cambierà niente. Resterà il nome Gran Caffè, rimarrà lo stesso personale
all’interno. Forse qualche miglioria, sappiamo che questo bar ha una storia alle spalle”. Rassicura, subito, in un
italiano un po’ frenato, Wang Li Guang, 23enne, componente della società dagli
occhi a mandorla che gestirà il locale insieme a sua zia. Dall’intervista
traspare immediatamente quell’entusiasmo tipico
di un ragazzo che intraprende una nuova attività, confidando nella risposta positiva dalla città, poiché è cosciente del significato che il bar ha per i sulmonesi. Soprattutto per i meno giovani. Insieme a lui racconta del nuovo passo suo cugino, in forza, già, in un ristorante ad Avezzano, spiegando, con molto garbo e ospitalità, della loro permanenza in Italia da ormai 15 anni e del loro arrivo a Sulmona qualche mese fa. “Eravamo di passaggio in questa bellissima città” dice, mentre i suoi familiari continuano a prendere misure con il centimetro sulle scalette alle spalle di Ovidio. La sera di Halloween prove di debutto dietro al bancone che guarda la storica piazza e che ora parlerà cinese. Una cessione, da parte di uno degli ex titolari negli ultimi sette anni, Giovanni Presutti, che si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro, ma su cifre e costi ancora massimo riserbo. Memori delle pareti vellutate in rosso, immortalate da Monicelli sul grande schermo con “Parenti Serpenti”, dell’elegante sala da te’ e dei tavolini verdi che hanno conosciuto molti personaggi illustri della città, in qualcuno scattano subito perplessità, mentre per altri, forse con un’ottica più realistica e aggiornata, sulla scia di modifiche e cambiamenti comparsi dagli anni novanta, non ci sarebbe stranezza alcuna. g.s.
di un ragazzo che intraprende una nuova attività, confidando nella risposta positiva dalla città, poiché è cosciente del significato che il bar ha per i sulmonesi. Soprattutto per i meno giovani. Insieme a lui racconta del nuovo passo suo cugino, in forza, già, in un ristorante ad Avezzano, spiegando, con molto garbo e ospitalità, della loro permanenza in Italia da ormai 15 anni e del loro arrivo a Sulmona qualche mese fa. “Eravamo di passaggio in questa bellissima città” dice, mentre i suoi familiari continuano a prendere misure con il centimetro sulle scalette alle spalle di Ovidio. La sera di Halloween prove di debutto dietro al bancone che guarda la storica piazza e che ora parlerà cinese. Una cessione, da parte di uno degli ex titolari negli ultimi sette anni, Giovanni Presutti, che si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro, ma su cifre e costi ancora massimo riserbo. Memori delle pareti vellutate in rosso, immortalate da Monicelli sul grande schermo con “Parenti Serpenti”, dell’elegante sala da te’ e dei tavolini verdi che hanno conosciuto molti personaggi illustri della città, in qualcuno scattano subito perplessità, mentre per altri, forse con un’ottica più realistica e aggiornata, sulla scia di modifiche e cambiamenti comparsi dagli anni novanta, non ci sarebbe stranezza alcuna. g.s.