SULMONA – “Pietrod…Archi Ensemble”,
con Mario Stefano Pietrodarchi e il Quintetto
dell’Orchestra da Camera Fiorentina sul palco dell’auditorium di palazzo dell’Annunziata
a Sulmona per il terzo appuntamento della
stagione concertistica della camerata musicale sulmonese. Applauditissimo il raffinato
musicista abruzzese,
il quale con bandoneon e fisarmonica ha scaldato e coinvolto il folto pubblico, che entusiasta, ha apprezzato la capacità dell’artista di entrare in simbiosi con lo strumento, lasciando trasparire così una sorta di viaggio armonico tra la progressione ritmica della fisarmonica e il linguaggio del suo corpo. Simbiosi è la parola chiave quasi che la fisarmonica tra le braccia sembri un prolungamento del
corpo. Appagati gli spettatori che hanno seguito con interesse apprezzando Mario Stefano Pietrodarchi ed il Quintetto nei brani di Nino Rota
che ha composto meravigliose colonne sonore per i film di Fellini, come La
strada, Il Padrino, Amarcord, I Clawn, Otto e Mezzo. Pietrodarchi, classe 1980,
nato ad Atessa, a soli 9 anni ha intrapreso lo studio della fisarmonica,
avviando, così, una brillante carriera concertistica in Italia e all’estero,
premiato con molti prestigiosi riconoscimenti e riscontrando successi anche in
molti concorsi. il quale con bandoneon e fisarmonica ha scaldato e coinvolto il folto pubblico, che entusiasta, ha apprezzato la capacità dell’artista di entrare in simbiosi con lo strumento, lasciando trasparire così una sorta di viaggio armonico tra la progressione ritmica della fisarmonica e il linguaggio del suo corpo. Simbiosi è la parola chiave quasi che la fisarmonica tra le braccia sembri un prolungamento del