Essi si rendono roccaforti di identità e custodi del nostro patrimonio storico-artistico, naturale ed enogastronomico, dal momento che si confermano spesso come luogo privilegiato di sperimentazione in fatto di energia, economia verde e riciclo dei rifiuti e che il territorio di quasi il 70% dei piccoli Comuni è interessato da aree protette. È un gravissimo errore considerarli come un’eredità del passato, perché al contrario possono rappresentare una straordinaria occasione per difendere le nostre qualità e costruire il futuro. Non possiamo rinunciare ad un’opportunità decisiva per entrare, con la nostra identità, nei mercati globalizzati, scommettendo su queste realtà». Esiste una legge, infatti, la n°1174, attualmente già approvata all'unanimità alla Camera, che predispone per i Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti soluzioni che favoriscano lo sviluppo per queste aree del Paese troppo spesso trascurate. Tra gli intenti che la legge propone c'è stimolare la piccola imprenditorialità locale, sostenendo iniziative nuove in particolar modo promosse da giovani; alleggerire alcuni oneri fiscali e prevedere forme di sostegno ai piccoli centri, in modo da favorirne il ripopolamento; sostenere le attività commerciali, agricole, artigianali e i pubblici esercizi. E ancora manutenzione del territorio, recupero di antichi mestieri, premi per quanti trasferiscono la loro attività economica in un piccolo comune, incentivazione dell'attività scolastica e formativa nelle località isolate. È la proposta di un processo di sviluppo eco-sostenibile che mette in primo piano la qualità della vita e la difesa delle infinite bellezze naturali ed artistiche di cui siamo ricchi.
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giovedì 18 agosto 2011
LEGAMBIENTE, "NESSUNO TOCCHI I PICCOLI COMUNI"
Essi si rendono roccaforti di identità e custodi del nostro patrimonio storico-artistico, naturale ed enogastronomico, dal momento che si confermano spesso come luogo privilegiato di sperimentazione in fatto di energia, economia verde e riciclo dei rifiuti e che il territorio di quasi il 70% dei piccoli Comuni è interessato da aree protette. È un gravissimo errore considerarli come un’eredità del passato, perché al contrario possono rappresentare una straordinaria occasione per difendere le nostre qualità e costruire il futuro. Non possiamo rinunciare ad un’opportunità decisiva per entrare, con la nostra identità, nei mercati globalizzati, scommettendo su queste realtà». Esiste una legge, infatti, la n°1174, attualmente già approvata all'unanimità alla Camera, che predispone per i Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti soluzioni che favoriscano lo sviluppo per queste aree del Paese troppo spesso trascurate. Tra gli intenti che la legge propone c'è stimolare la piccola imprenditorialità locale, sostenendo iniziative nuove in particolar modo promosse da giovani; alleggerire alcuni oneri fiscali e prevedere forme di sostegno ai piccoli centri, in modo da favorirne il ripopolamento; sostenere le attività commerciali, agricole, artigianali e i pubblici esercizi. E ancora manutenzione del territorio, recupero di antichi mestieri, premi per quanti trasferiscono la loro attività economica in un piccolo comune, incentivazione dell'attività scolastica e formativa nelle località isolate. È la proposta di un processo di sviluppo eco-sostenibile che mette in primo piano la qualità della vita e la difesa delle infinite bellezze naturali ed artistiche di cui siamo ricchi.
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