L'AQUILA - "Quando si parla del destino di lavoratrici e lavoratori che rischiano il posto di lavoro, abbiamo l’obbligo della serietà e della responsabilità, perché quella che ad alcuni potrebbe sembrare una battaglia nella quale conquistare medaglie, per quei lavoratori è vita che anela a trovare una certa stabilità e che rischia di naufragare in situazioni di forte difficoltà.Ad oggi gli emendamenti che avrebbero permesso di estendere al personale del ruolo tecnico ed amministrativo delle cooperative affidatarie dei servizi del SSN la possibilità di internalizzazione, presentati al Senato dal Movimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e da Fratelli d’Italia, risultano non essere stati ammessi; al contrario, è stato ammesso quello presentato da Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera.
Gli emendamenti presentati al Senato, ricadenti su decreti legge, avrebbero avuto sicuramente il vantaggio di un iter più veloce, ma purtroppo sono stati ritenuti non attinenti; quello presentato alla Camera dall’On. Zanella di AVS è invece stato ammesso, in quanto riferito a un disegno di legge specificamente dedicato alla sanità.
Non è una gara a chi è più bravo, non ci interessa questa competizione, anche perché un patto non scritto dovrebbe vincolare tutti i soggetti politici interessati, data la sostanziale congruenza testuale degli emendamenti, a votare favorevolmente il primo testo ad arrivare in aula, a prescindere da chi lo presenta o, meglio, a impegnare i deputati della propria forza politica a farlo.
Inoltre, il fatto che i ministeri della Salute, della Funzione Pubblica e dell’Economia abbiano espresso parere favorevole fa ben sperare i lavoratori, ma la lotta politica non può fermarsi qui.
Noi riteniamo che, insieme all’iter normativo della modifica della lettera c), comma 268, della L. 234/2021, tutti noi attori in campo dobbiamo comunque continuare a indagare la possibilità della società in house, soprattutto per alcuni profili professionali, come più volte ribadito nelle assemblee dei lavoratori e, soprattutto, dobbiamo chiedere con forza alla Regione Abruzzo almeno la salvaguardia delle capacità assunzionali a partire, se necessario, da una rivisitazione dell’art. 4 della Legge Regionale 9/2025.
Siamo convinti che sia opportuno, come chiede il segretario del Partito Democratico Albano, convocare un tavolo politico-tecnico-sindacale coinvolgendo gli esponenti del Consiglio e della Giunta Regionale. Ci preme però sottolineare che l’emendamento, così come proposto, sebbene nasca da L’Aquila, ha una portata nazionale, andando a offrire al Paese intero uno strumento utile per combattere il precariato e, al contempo, premiare il merito di chi ha partecipato, collocandosi in posizione utile, alle procedure concorsuali.
A margine di questo ragionamento, riteniamo doveroso ripetere, anche a noi stessi, che nella Pubblica Amministrazione, ordinariamente, le assunzioni devono avvenire con contratti a tempo indeterminato, e che bisogna smettere di alimentare il precariato, aggirando spesso le norme concorsuali e creando sacche di “lavoratori deboli” e, come tali, più facilmente ricattabili".
Lorenzo Rotellini – Capogruppo AVS Comune dell’Aquila
Pierluigi Iannarelli – Segretario Comunale Sinistra Italiana – AVS Circolo dell’Aquila
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