Sembrerebbe che tale servizio potrebbe essere affidato, alla scadenza naturale dell’appalto, agli autisti “appiedati” che non possono, per ragioni sanitarie, svolgere servizio attivo di guida.
Pur considerando le ragioni che sarebbero alla base di questa gravissima e scellerata decisione, dobbiamo stigmatizzare le piene responsabilità dell’amministrazione comunale che discendono dall’aver colpevolmente ignorato e trascurato le pesanti conseguenze occupazionali che tale scelta potrebbe comportare.
Alcuni dei lavoratori sono monoreddito e provengono da una lunghissima storia che affonda le radici nei lavori socialmente utili e poi, in vari ruoli, nella macchina comunale sulmonese.
La Filcams Cgil dell’Aquila denuncia a gran voce l’ennesimo dramma occupazionale che si consuma in un territorio nel quale l’emorragia demografica sembra non avere fine ed essere la conseguenza naturale della continua perdita dei posti di lavoro.
A seguito della richiesta da parte del sindacato, il Prefetto ha convocato l’amministrazione comunale e l’azienda che gestisce il servizio, per la giornata di venerdì 3 ottobre, allo scopo di cercare delle possibili soluzioni alla crisi.
Riteniamo che la responsabilità sociale del Comune non possa che passare attraverso l’annullamento di tale inopportuna decisione e comunque con la condivisione di percorsi che permettano ai lavoratori una ricollocazione immediata.
Il futuro del territorio sulmonese passa attraverso la salvaguardia dei posti di lavoro, nessuno escluso".
Andrea Frasca
Filcams Cgil L'Aquila
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