PESCARA - "IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VENGA IN COMMISSIONE PER COMMENTARE I DATI ASR CHE PONGONO DUBBI SULLA MISURA PER AUMENTO MOBILITA' EXTRAREGIONALE E POCO UTILIZZO DEGLI OSPEDALI DI PROSSIMITÀ ANCHE PER LE EMERGENZE"."Oggi dopo ben quattro giorni dalla mia denuncia pubblica in merito alla direttiva del 21 maggio, con la quale la Asl di Pescara ha dato lo stop per quattro mesi agli interventi programmati nei reparti di ortopedia e traumatologia negli ospedali di Penne e Popoli, ancora non abbiamo un documento in cui venga messo nero su bianco che il fermo degli interventi in elezione è annullato e che tutti gli interventi chirurgici programmati dal 1 giugno saranno regolarmente eseguiti. Il Presidente del Consiglio, che si è svegliato dopo il polverone alzato dal sottoscritto, in una nota pubblica annuncia che arriverà nella giornata odierna. Bene, attendiamo i contenuti della nuova direttiva in cui ci aspettiamo di leggere chiaramente che la precedente, in tutte le sue parti, è revocataDopo averla letta potremmo dirci soddisfatti in quanto grazie al nostro intervento si sarà risolta una questione che avrebbe potuto rappresentare di fatto una condanna a morte degli ospedali di Penne e Popoli. Lo Aspetto in commissione per commentare i dati che abbiamo ottenuto dall'Agenzia Sanitaria Regionale" così il Vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli, che incalza "Al di là delle chiacchiere, infatti, le date confermano che solo dopo la nostra denuncia pubblica qualcosa si è mosso. Al Presidente Sospiri ricordo che la sinergia tra gli ospedali di Pescara, Penne e Popoli dovrebbe essere già attiva, e non è questo il punto della questione. Oppure oggi ci ha dato la notizia che attualmente non è così? Per chiarezza qui stiamo parlando di operazioni elettive, ovvero gli interventi programmati, che dalla Asl sono stati bloccati per ben quattro mesi solo negli ospedali di Penne e Popoli, che invece proprio in virtù di quelle sinergie dovrebbero avere una maggiore vocazione a svolgere gli interventi elettivi consentendo all'Hub di Pescara di eseguire più velocemente le urgenze e i traumi.
La verità è che prima della mia denuncia pubblica nessuno, né i sindaci, né i consiglieri regionali di maggioranza, né lui stesso, hanno detto una parola sulla vicenda. Quello che loro, in modo propagandistico, chiamano polemica, è lavoro di opposizione: controllare, denunciare e portare all'attenzione del Consiglio regionale una questione al fine di risolverla. Questo significa svolgere il proprio mandato con operosità e attenzione. Se il centrodestra facesse lo stesso, invece di buttarla in caciara come sempre, dovrebbe chiedere contezza alla direzione Asl dei contenuti della direttiva del 21 maggio e poi, come ha fatto il sottoscritto, chiederne l'immediata revoca attraverso direttiva ufficiale.
Nella commissione sanità che ho richiesto sulla vicenda, presentando una Risoluzione formale, mi auguro che si faccia chiarezza sui motivi che hanno portato alla famigerata decisione e sulle modalità con cui si è intesa superarla, al fine di scongiurare che queste scellerate iniziative vengano riproposte nei prossimi anni. La difesa degli ospedali di Penne e Popoli passa da atti ufficiali e dai lavori di commissione.
Del resto, la scelta di fermare per ben 4 mesi esclusivamente l'attività elettiva delle sale operatorie del San Massimo e del SS Trinità è stata stigmatizzata finanche dal Direttore ASR Abruzzo Pierluigi Cosenza che rispondendo a una mia richiesta sui dati di occupazione dei posti letto di ortopedia dei tre ospedali, ha voluto sottolineare quanto segue "Si esprime forte perplessità su come il blocco dei ricoveri programmati delle UU.OO. di ortopedia di Penne e Popoli possa essere riassorbito dall'ortopedia del PO di Pescara, la quale presenta già tassi di occupazione dei posti letto superiori al 100%. Il rischio che si potrebbe ingenerare è che i pazienti, per avere una giusta risposta alle loro attese di salute saranno costretti a ricorrere a prestazioni in mobilità regionale e/o extra-regionale".
Una scelta quindi che non solo produrrebbe danni agli ospedali di prossimità del pescarese, ma anche a tutto il sistema sanitario pubblico regionale, incrementando il già alto tasso di mobilità passiva. Per non parlare dei danni ai pazienti che attendono l'operazione programmata avendo già svolto esami propedeutici, che dovrebbero svolgere di nuovo.
È da sottolineare che i dati che ci sono pervenuti dalla ASR, confermano i nostri dubbi anche sull'organizzazione generale dei tre nosocomi di provincia. A quanto si evince dai numeri, infatti, la degenza pre-operatoria per gli interventi di ortopedia chirurgica a Pescara dura di media ben 5 giorni, mentre a Penne e Popoli solo 1, un dato chiaro in cui si evince che i casi di urgenza inviati agli ospedali territoriali sono ancora pochi.
Altri dati li stiamo aspettando in merito alle persone che aspettano operazioni diverse da quelle al femore, o il numero di persone che decidono di firmare e andare ad operarsi a Penne e Popoli. Questo è il vero problema dell'occupazione dei posti letto.
Il Presidente Sospiri, sempre nel suo solito stile demagogico e populista, dice che oggi chi contrasta questo provvedimento è anche chi chiede lo snellimento delle attese al Pronto Soccorso. È vero, e con fierezza chiediamo di diminuire tempi di attesa e persone in barella per giorni perché è incivile! Il Presidente Sospiri dovrebbe sapere che la Asl di Pescara, con molto molto ritardo, ha approvato la delibera n. 642 del 15 maggio 2025 con cui stoppano tutti gli interventi in elezione in caso di particolare sovraffollamento del Pronto Soccorso. Sospiri lo sa che il blocco per 4 mesi di Penne e Popoli potrebbe nascere proprio da atteggiamenti concessori a valle di quella delibera. Restiamo vigili e in attesa di questa revoca e aspettiamo la Asl di Pescara in Commissione perché ci sono tante cose da chiarire e speriamo che il Presidente del Consiglio voglia essere dalla parte dei cittadini impegnandosi veramente per gli ospedali di Popoli e Penne che vivono una situazione di degrado strutturale e di abbandono di discipline, reparti e personale" conclude.
Il Vicepresidente del Consiglio Regionale
Antonio Blasioli
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