LA PORTA: "IN QUESTA CAMPAGNA ELETTORALE I TEMI DEL SOCIALE E DELLE POLITICHE CHE UN’ AMMINISTRAZIONE CREDIBILE NON PUÒ NON ADOTTARE NEL 2025, SONO STATI TOCCATI DEL TUTTO MARGINALMENTE, QUANDO NON TRANQUILLAMENTE IGNORATI"

SULMONA - “Nell’agenda politica di Sulmona 2025-2030 deve essere fondamentale rispettare la Convenzione Socio Sanitaria potenziando, rafforzando e attivando la maggior parte degli interventi che sono previsti nei diversi Assi tematici di cui è composto il Piano Sociale Distrettuale, che sono sempre stati carenti a causa degli inesistenti indirizzi della precedente amministrazione.Il mio impegno sarà mirato all’attivazione di nuovi servizi che ritengo necessari alla comunità sulmonese. Come, il Punto unico di accesso(PUA), che ha l’obiettivo di rispondere ai bisogni di salute del cittadino intesa nella sua globalità, adottando moduli organizzativi integrati con i servizi sociali.Il Punto Unico di accesso si colloca al servizio delle persone, adulti e minorenni, è un luogo in cui i cittadini in situazioni di fragilità ricevono una valutazione relativa ai propri bisogni con la  conseguente attivazione di una serie di proposte progettuali ad hoc, ed è rivolto ad anziani non autosufficienti, persone affette da disabilità ma anche bambini e adolescenti che vivono precarie situazioni familiari, vittime di maltrattamento e abusi.

Altro servizio necessario da attivare è il Pronto Intervento Sociale (PIS), anche questo inesistente nel Comune di Sulmona, che ha lo scopo di fornire i mezzi necessari al miglioramento dello stato di salute della comunità e della qualità della vita.

Il servizio di Pronto Intervento Sociale offre sostegno ai cittadini che si trovano in situazioni di grave disagio sociale, economico ed alloggiativo e garantisce interventi immediati per fronteggiare situazioni di particolare gravità, relative a soggetti fragili, in situazione di povertà.

L’attivazione di questi due sportelli al servizio del cittadini sancirebbero l’inizio di un percorso virtuoso fatto di buone prassi capaci di dare non solo sostegno ai cittadini in difficoltà ma permettendo loro un corretto reinserimento nella società.

L’ ottica non deve continuare ad essere quella adottata fino ad ora, ossia di garantire la sola prosecuzione di sevizi e progetti già esistenti, bisogna invece puntare ad intercettarne di nuovi e fondamentali per il territorio.”


Federica La Porta