SULMONA - Il Fuoco del Morrone è tornato ad illuminare ieri sera per la quarantacinquesima volta i passi dei tanti che ormai partecipano a questa anteprima della Perdonanza Celestiniana.Nel 1980, grazie all’idea di Padre Quirino Salomone e alla devozione di alcuni amici, tra cui spicca sicuramente Antonio Moschetta, non a caso a lungo presidente della nostra associazione, si inaugurò quella staffetta tra le due città in cui si è compiuto il destino del Papa eremita.Allora il percorso veniva fatto in un solo giorno e il fuoco veniva trasportato da podisti che si davano il cambio fino a L’Aquila, una sfida di fede e di sport allo stesso tempo. Nel corso del tempo i luoghi attraversati dalla fiamma vollero partecipare e con il lavorio costante di Floro Panti l’evento si è configurato come oggi lo conosciamo, con ventitrè tappe lungo il cammino.
In nome dell’amicizia tra i luoghi legati a Pietro da Morrone, presenti ben oltre i confini abruzzesi, il fuoco di quest’anno è stato acceso con la fiamella che i celestiniani della “Terra di Lavoro” da Raviscanina, in provincia di Caserta, appositamente condotta all’eremo di Sant’Onofrio. A testimonianza di quanto ormai sia radicato e diffuso il movimento legato a quello che Papa Bergoglio ha definito “L’uomo del Si” e non quello del Gran Rifiuto dantesco.
Lo spirito ispiratore di Padre Quirino non si è ancora del tutto compiuto, ma quel mesaggio di riappacificazione reale che è la Perdonanza emanata da Pietro Celestino ha però ritrovato cittadinanza nelle popolazioni locali, tra le quali il segno e la memoria di Celestino erano rimaste sopite per secoli.
Quest’anno il programma delle tre giornate tra Sulmona e Pratola Peligna è leggermente cambiato, in meglio.
Infatti nella serata di sabato, sempre dopo il tramonto, invece del passaggio a Sulmona, 17 agosto il Fuoco del Morrone verrà traslato dalla chiesa di San Pietro Celestino nella frazione di Bagnaturo all’abbazia di Santo Spirito a Morrone e, dopo un momento di riflessione con i partecipanti, salutato da un concerto di ottoni dell’ ABRUSS QUINTET nella chiesa abbaziale. L’ingresso sarà gratuito per tutti i partecipanti, con l’unica limitazione della capienza dei posti disponibili nella chiesa per la normativa di sicurezza.
Variazione quella del 17 agosto rispetto al passato, resasi opportuna per non concidere con Piano Piano per Sulmona, manifestazione con la quale in passato si è creata qualche sovrapposizione “molesta”.
Il 18 agosto invece tappa da Badia alla cattedrale di San Panfilo, dove che ospita alcune autentiche reliquie di Pietro Celestino, poi passaggio lungo corso Ovidio fino al monumento, posato nel 2013, dove verrà deposto un omaggio floreale e a seguire i saluti di rito nella Rotonda di San Francesco della Scarpa da parte delle autorità. Al termine rientro a San Panfilo e prediposizione della partenza alla volta di Pratola Peligna dove, intorno alle 22,00 la fiaccola sarà acolta dalle autorità con un rinfresco predisposto dalla locale Confraternita della Trinità e quindi da una serata musicale affidata a THE VOCALIST".
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