Soprattutto in un’epoca come quella che stiamo vivendo, contrassegnata da cambiamenti climatici con effetti sempre più devastanti, gli alberi svolgono un ruolo essenziale nel contrastare l’effetto serra perché assorbono anidride carbonica e ci restituiscono ossigeno.
Pertanto la loro eventuale eliminazione non può che essere l’ultima ratio e deve avere alla base ragioni più che valide; per questo avevamo chiesto di conoscere se esisteva una relazione tecnica che giustificasse l’abbattimento degli alberi in quanto malati o pericolosi.
Per tutta risposta il Sindaco, anziché fornire la documentazione richiesta, si era lanciato in una incomprensibile esternazione con cui ci chiedeva di spiegare perché non avevamo mosso un dito quando l’Unione Sovietica nel 1961 sperimentava ordigni nucleari in Nuova Zemlja, oppure dove eravamo quando è esplosa la centrale di Chernobyl, o ancora perché non interveniamo sulla foresta Amazzonica o sulla Cina. Il Sindaco concludeva affermando che “il problema piante di Corfinio frutto di beghe o strafalcioni ideologiche non sarà di certo l’unico responsabile del danno ambientale perché credo che gli scriventi dispongano di un automobile a benzina o diesel più dannosi delle piante che sono e che verranno abbattute ben poca cosa rispetto all’integrità o alla vita degli esseri umani”.
Non sappiamo se anche il Sindaco di Corfinio dispone di una automobile a benzina o diesel ma rinnoviamo cortesemente l’invito a dare riscontro alla nostra richiesta di accesso agli atti, facendoci avere la relazione tecnica che giustifica l’abbattimento degli alberi. Diversamente ci vedremo costretti a far ricorso alle autorità preposte: alla Prefettura per violazione delle norme sulla trasparenza amministrativa e alla Procura della Repubblica affinché accerti ogni eventuale condotta illecita da parte del Comune sull’abbattimento di alberi in buono stato vegetativo".
Comitati cittadini per l’ambiente
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