“Ci sono tante e troppe domande che meriterebbero una risposta seria: quanto costano i treni, quanto costa revampizzarli, quanti anni servono per ammortizzare l’investimento, quanto si ritiene di incassare, quanti sono i turisti previsti, quanto è il danno ambientale. Insomma, trasparenza su ricavi, costi e sostenibilità almeno una volta. Qualche domanda ulteriore, sempre per “trasparenza” sorge. Si dice che il rame è in un deposito della TUA? Bene. Da quanti anni è stato comprato e perché è stoccato da tutto questo tempo? Per elettrificare quale linea? Quanto costa sorvegliarlo? ll motivo per cui non si può attivare il collegamento tra la ferrovia adriatica da Fossacesia ad Archi, aprendola vivaddio al trasporto pubblico locale, unico interesse vero della Val di Sangro oltre al traffico merci da e per le fabbriche, è perché il sistema operativo di TUA è lo stesso sistema usato sulle linee ad Alta Velocità, il cosiddetto ERTMS che non è ancora operativo sulla linea adriatica. RFI ha ancora sistemi più sobri. Perché è stato comprato un sistema buono per i Frecciarossa laddove dovrebbero passare i trenini regionali? Sarebbe davvero trasparente saperlo. Soprattutto, quando finirà questo stillicidio e quanto bisognerà aspettare ancora? Questo non viene mai detto” ci tiene a precisare Luciano.
“Da questa risposta sta in piedi o meno tutto il resto, perché altrimenti, dopo 120 milioni già spesi (questo dato non sia confutato) ci troviamo di fronte al solo processo di riattivazione della tratta storica Archi-Villa Santa Maria. Una ferrovia come in un “acquario”, isolata a valle e a monte.
Ci interessa che, dopo decenni di linea ferroviaria pronta attualmente utilizzata come raccordo industriale solo fino alla ex Sevel, si attivi presto un servizio di trasporto vero, a disposizione degli abitanti della Val di Sangro per spostarsi per studio e lavoro e , per tutti gli altri, per turismo. Fino al lago di Bomba e, volesse il cielo, anche fino a Castel di Sangro. Con il trasporto bici a bordo”.
“Passano gli anni, i binari invecchiano senza essere usati e le chiacchiere fanno le scintille. Rispondete con dati e date! Sarò il primo a tessere gli elogi se si farà in fretta a colmare il gap che resta enorme, ma partendo da Fossacesia ad Archi, non da Archi a Villa Santa Maria. A disposizione per qualunque confronto pubblico su queste questioni per il bene dell’Abruzzo” conclude Luciano.
Giovanni Luciano
Vice Segretario Regionale e Segretario Provinciale di Azione Chieti
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