Entrando si avverte subito una sensazione di freddo e scopriamo che il riscaldamento del piano terra non funziona bene. Ci sono locali nello stesso piano che hanno un’escursione termica anche di 6° dal corridoio all’ambulatorio. La sala d’attesa è oggettivamente troppo piccola e in prossimità dell’ingresso quindi piena di correnti di aria fredda. Un fatto grave anche per tutti i bambini e i neonati che vengono per la somministrazione delle vaccinazioni. Le file si generano perché manca uno sportello dedicato a chi ha l’esenzione, così come manca una cassa automatica per il pagamento del ticket.
Per quanto concerne il Consultorio, oltre a registrare anche qui una temperatura troppo bassa per locali medici, poiché anche qui non funziona bene il riscaldamento, c’è una carenza di spazi, di strumentazione e personale. Viene fatto notare che servirebbe almeno una stanza in più che potrebbe essere facilmente ricavata da un’ottimizzazione degli ambienti. Per quanto concerne i servizi non va meglio. Ginecologa è presente soltanto 3 giorni a settimana. Anche l’Area psicosociale è carente di personale, servirebbe una psicologa in più per dar seguito a tutte le richieste. Inoltre la porta di accesso al consultorio è rotta e non c’è vigilanza, quindi l’accesso è incontrollato. Il lavandino del bagno del consultorio è stato tolto 10 giorni fa per una rottura e ripristinato solo dopo la nostra visita ispettiva.
In generale gli spazi ambulatoriali troppo piccoli: le infermiere sono costrette a scrivere o su una sedia o su un angolo del tavolo del medico perché manca una postazione dedicata. Le tende non sono coprenti e rendono difficoltoso fare le ecografie, quindi è stata attaccata della carta sui vetri delle finestre dando un senso di degrado a una struttura che, ricordiamolo, sulla carta è nuova e dovrebbe funzionare al meglio. Anche le strumentazioni non sono sufficienti e quelle presenti sono vecchie. Per esempio la sedia ambulatoriale dell’oculista non è idonea perché mancano le ruote e l’altezza non è adeguata e il “riunito” (macchinario per misurare la vista) è obsoleto, di ben oltre 25 anni!!!. Questo problema è stato più volte segnalato, ma nessuno fa niente. Serve un terzo ecografo, come da previsione, ma il macchinario non è mai arrivato e il cardiologo e l’urologo sono costretti a condividerlo. Nella sezione di Odontoiatria manca il materiale di consumo e le otturazioni sono attualmente sospese.
Il Distretto Sanitario di Montesilvano è una struttura nuova che purtroppo subisce l’incuria e il pressapochismo di una gestione regionale inefficace e inefficiente. Io continuerò a denunciare queste situazioni perché è impossibile continuare a svilire la sanità territoriale che è l’avamposto per la salute dei cittadini”. Conclude
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