La sua vocazione familiare, unito al suo essere padre e marito esemplare, fanno di questo straordinario artista un raro esempio di perbenismo sociale.Eppure Lucente, seppur bersagliato a volte da ingiuste provocazioni, non si è mai sottratto nel giudicare eccezionali le opere di altri artisti. Un esempio su tutti lo ha dato quando nel prendere visione di alcune opere di Mauriz, un'artista ventenne di Molina Aterno, non si è risparmiato nel definire i lavori di questa ragazza semplicemente eccezionali.
Una grande personalità e un grande cuore insomma quello di Elio Lucente.
Un mito al quale l'Amministrazione d'appartenenza dovrebbe, sempre che non lo abbia già fatto, riservargli la massima espressione in fatto di riconoscimento ed onorificenza.
Non sarebbe male, un po' come lo si fa nei confronti degli atleti che portano medaglie d'oro ad incorniciare il logo del Corpo per il quale si gareggia, premiare anche chi, come nel caso di Lucente, rende lustro al rispettivo ministero.
Lucente potrà anche non aver portato a casa medaglie d'oro ( anche se gli innumerevoli premi dovrebbero bastare a fargli avere la legione d'onore) ma c'è di fatto che questo grande artista una cosa d'oro capace di portare in dote all'Amministrazione Penitenziaria ce l'ha e sono le sue mani oltre che, ovviamente, il suo cuore.
L'Amministrazione Penitenziaria mediti....mediti...."
Mauro Nardella
Componente dell'Esecutivo Nazionale dell'International Police Association
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