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lunedì 4 settembre 2017

RITROVATO INNESCO A PACENTRO, AVANTI CON LE INDAGINI

PACENTRO – Recuperato dai Vigili del Fuoco e consegnato ai Carabinieri della stazione di Pacentro un innesco rinvenuto sabato scorso proprio sul versante pacentrano del Morrone. Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri Forestali che danno la caccia agli incendiari del Monte Morrone dopo quindici giorni di fiamme e fuoco. Al momento gli elementi raccolti non hanno permesso agli inquirenti di individuare i responsabili del disastro ambientali. Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Sulmona che ha aperto un apposito fascicolo con il Procuratore Capo Giuseppe Bellelli
che più volte ha effettuato un sopralluogo sul fronte degli incendi e non è esclude che dietro i roghi provocati possa esserci una matrice unica e un disegno criminoso. Al momento sarebbero undici gli inneschi recuperati, considerando anche l’incendio appiccato a Prezza. Quattro sono stati consegnati dai Carabinieri Forestali alla Procura della Repubblica e uno ai Carabinieri di Pacentro. Vanno avanti senza sosta anche i controlli a tappeto che nei giorni scorsi hanno portato le forze dell’ordine ( Carabinieri Forestali, Polizia e Guardia di Finanza) a controllare e rilasciare tre persone, una delle quali viaggiava con materiale sospetto nell’auto. L’attenzione resta altissima con le istituzioni che hanno chiesto un giro di vite. Il sindaco di Prezza Marianna Scoccia ha rinunciato all’indennità da primo cittadino e ha messo una taglia da 5 mila euro come ricompensa per chi individua gli incendiari. Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini si appella alla magistratura perché “non si abbassi la guardia, si possano individuare i colpevoli e si accertino tutte le responsabilità”. Non ha dubbi il primo cittadino di Pratola Antonella Di Nino che parla di “disegno criminoso ben articolato”. Per la Di Nino un giro di vite è poco.