SULMONA - Era finito sotto processo, nel 2009, assieme alla moglie e alla madre con l'accusa di usura perché aveva concesso prestiti da restituire con un tasso di interesse superiore al venti per cento ma, ieri, il Tribunale di Sulmona li ha assolti perché il fatto non sussiste. A difendere Roberto Di Rocco, la moglie Fiorella Mastrangioli e la madre Silvia Di Rosa, nel frattempo deceduta, l'avvocato Alessandro Scelli
che è riuscito a dimostrare durante il dibattimento l'infondatezza delle accuse. Il Pm aveva chiesto sei anni e cinque mesi per il Di Rocco e un anno e due mesi per la moglie.
Barbara Delle Monache
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