SULMONA - Ieri al Cinema Pacifico, durante una cerimonia coordinata dal giornalista Giuseppe Fuggetta a cui hanno preso parte i vertici del Rotary locale, dell'amministrazione comunale, della Croce Rossa, tra i quali Pierino Susi, Fernando Ciancarelli, Luciano Marinucci, Rossella D'Angelo e Carmine Guarino, medico, direttore del centro nazionale Ondico dell’istituto superiore di Sanità e da poco nominato presidente della commissione nazionale medica d’appello per le idoneità aeronautiche, sono stati consegnati alle associazioni, scuole, enti ed operatori 16 defibrillatori automatici.
Nella Sede della Croce Rossa Comitato locale di Sulmona in via Gennaro Sardi, infatti si sono tenuti nei mesi scorsi gli esami per il conseguimento del patentino “BLSD esecutori”, per circa 100 volontari che hanno frequentato il corso di formazione per operatore nell’ uso del defibrillatore.Soddisfazione è stata espressa dai promotori dell'iniziativa che proiettano la città ovidiana tra le prime in Europa.Infatti il rapporto tra defibrillatori e cittadini è 1 su 1000."Neanche in Svizzera c'è un rapporto cosi'"ha sottolineato durante il suo intervento Carmine Guarino.Si tratta di un progetto molto importante che mira a rendere Sulmona una città “Cardioprotetta”.L'iniziativa parte qualche anno fa per un’idea del Dott. Pierino Susi, allora presidente del ROTARY Sezione di Sulmona.Due defibrillatori saranno sistemati in appositi alloggi all'interno del centro storico di Sulmona nei pressi di piazza Garibaldi.La cronaca in più occasioni ci ha presentato casi di morte precoce per arresto cardiocircolatorio. Morti che si potevano evitare con l’utilizzo immediato di un defibrillatore. Da qui l’idea di dotare tutti i luoghi di aggregazione, come scuole, strutture sportive, luoghi di spettacolo ed altro di un defibrillatore da avere sempre . . . a portata di mano. In caso di arresto cardiocircolatorio un secondo in più od in meno può fare la differenza fra la vita e la morte. Però, per l’utilizzo del defibrillatore, occorre che ci sia un operatore a ciò preparato. Di questo si è occupata la Croce Rossa organizzando corsi di formazione.I corsi hanno come obiettivo l’acquisizione delle conoscenze tecniche necessarie al riconoscimento delle emergenze ad una corretta manovra di rianimazione cardio polmonare ed all’uso del defibrillatore semiautomatico, detto anche in sigla DAE defibrillatore automatico esterno.Occorre dire che i soccorritori abilitati all’utilizzo del defibrillatore non sono solo medici o paramedici, ma chiunque può frequentare i corsi abilitativi e poi anche momenti di formazione permanente. Nei locali della Croce Rossa esiste aperto un apposito laboratorio di formazione continua.Soddisfazione è stata espressa dai promotori dell'iniziativa che proiettano la città ovidiana tra le prime in Europa.Infatti il rapporto tra defibrillatori e cittadini è 1 su 1000."Neanche in Svizzera c'è un rapporto cosi'"ha sottolineato Guarino
Carmine Guarino |