SULMONA - "Non ci sembra che lo sbandierato tentativo di riorganizzazione della macchina amministrativa possa essere annunciato come rivoluzionario. E’ sotto gli occhi di tutti che i tempi di reazione di questa maggioranza sono a dir poco elefantiaci, segnati da lunghissimi periodi di letargo amministrativo, abbinati ad una scarsa capacità di comprensione e sintesi dei problemi che troppo spesso non riescono a trovare soluzione. L’ “abilità” dell’amministrazione Ranalli in questi primi 24 mesi ha prodotto solo sbandamento, con Segretari comunali avvicendati alla media di 4,5 mesi l’uno dall’altro, assessori e deleghe rimescolate con la stessa frequenza, un programma di mandato ridotto a carta straccia, maggioranze a dir poco variabili"si legge in una nota diffusa da Luigi La Civita.
"Ci chiediamo comunque come mai l'attuale Sindaco arrivi con il solito ingiustificabile ritardo sull’argomento essendo lui stesso già stato consigliere comunale per 5 anni, assessore al bilancio e anche presidente del collegio dei revisori dei conti al Comune di Sulmona.
Ricordiamo invece che in uno dei primi consigli comunali il Sindaco di Sulmona annunciò che nel corso del suo mandato il numero dei dirigenti non sarebbe variato, rimanendo quindi a tre. Oggi invece con questa annunciata “rivoluzione copernicana” si dovrebbe arrivare, come se nulla fosse accaduto, alla nomina del quarto dirigente, fingendo tra l'altro di dimenticare che sul tavolo vi è la sentenza di primo grado che riconosce le mansioni superiori per l’inquadramento da dirigente dell’attuale responsabile dell'ufficio legale. Di questi tempi se per quest'amministrazione spendere 100.000 euro in più all'anno sono noccioline si faccia pure.
Non accettiamo più i soliti e goffi tentativi di accollare, in perfetto stile Ranalli, a dirigenti e funzionari le responsabilità di una politica inadeguata. Ci saremmo invece aspettati, al contrario, un pizzico di umiltà e il riconoscimento dei propri errori. Avremmo preferito un cambio di atteggiamento evitando gli ingiustificati attacchi nei confronti di coloro che a vario titolo tentano solo di far emergere i problemi rimasti irrisolti in Città. Insomma invochiamo meno presenzialismo e più capacità nel saper dare sicurezza alla Città e all’apparato comunale.
I frutti di questa politica squilibrata sono di una Città rimasta per troppi mesi sormontata dalla sporcizia, devastata dalle buche stradali e che senza dubbio ha toccato il peggiore stato di degrado che si possa ricordare nella sua storia moderna. Ultimo in ordine di tempo, ma non meno importante, è il blocco fatto registrare negl’ultimi sei mesi dai servizi di manutenzione del verde pubblico che ha lasciato a casa il personale addetto.
Ai posteri l’ardua sentenza".
IL CONSIGLIERE COMUNALE
Arch. Luigi La Civita
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