

"L’opera di reclutamento all’interno degli Istituti Penitenziari esige un sistema di controllo di massimo livello poiché, proprio tale popolazione risulta più “vulnerabile” e con una forma mentis predisposta a tale fenomeno di radicalizzazione. Noi dell’IDV , da tempo stiamo affrontando il problema del pericolo infiltrazioni terroristiche messe in atto attraverso tecniche di manipolazione in quegli ambienti con vulnus più profondi. Il carcere potrebbe rappresentare l’humus pericoloso per l’attecchimento di alcune forme di indottrinamento.
In qualità di responsabili nazionali Laboratorio Sicurezza IDV, vogliamo porre l’attenzione sulla necessità di un monitoraggio serio sui soggetti, potenziali terroristi, attenzionati dalle forze di Polizia e dai Servizi. Altresì , vorremmo proporre una serie di attività formative, svolte da personale altamente specializzato, rivolte agli operatori penitenziari al fine di permettere una migliore osservazione all’interno degli Istituti. Tenendo conto che il proselitismo via web è un altro terreno rischioso, sarebbe utile un’attività formativa per la prevenzione primaria all’interno delle scuole, al fine di far conoscere le tecniche di persuasione coercitiva utilizzate dai terroristi islamici per il reclutamento di nuove leve.
Pugno duro e maggior controllo all’Interno degli Istituti , al fine di tutelare la popolazione interna e quella esterna che pagherebbe le ripercussioni della nascita di nuove affiliazioni criminose o nuovi soggetti reclutati dai fondamentalisti islamici.
Noi dell’IDV, porteremo avanti una proposta di Legge insieme agli esperti del settore, con la finalità di mettere in atto azioni più preventive che repressive poiché è fondamentale prevenire ogni forma di radicamento, attraverso azioni capillari soprattutto negli ambienti più a rischio. Prevedendo, altresì, una regolamentazione sull’elezione degli Imam in Italia per un maggior controllo all’interno delle Moschee e all’interno degli Istituti dove, alcuni, prestano la loro assistenza come ministri di culto. Basti pensare al capo di una cellula terrorista l’Imam tunisino Hosni Hachemi, condannato dal tribunale di Andria che ha da sempre avuto contatti con la formazione estremista “Sharia Belgium”."
Susanna Loriga
Aldo Di Giacomo
Responsabili Sicurezza IDV