Da 30 anni, anche in Castelvecchio Subequo, come in tanti altri comuni d'Italia, a similitudine di quello che avviene in Assisi, ha luogo questa cerimonia singolare e toccante, in devozione, onore, e memoria di San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia, uno dei Santi più amati e venerati in Italia e naturalmente a Castelvecchio.La manifestazione è iniziata con un raduno in località Piazzale Largo Fonte distante qualche chilometro dalla Chiesa di S. Francesco. Presenti molti sindaci ed
amministratori dei comuni della valle Subequana e di quella Peligna e molti cittadini provenienti da tutto l’Abruzzo, presente una delegazione di Candelo in provincia di Biella il cui sindaco lo scorso anno accese la lampada. Presente il presidente del governo regionale d’Abruzzo Luciano D’Alfonso, il Vice Sindaco di La Roche Sur Foron Dominique Pierò in sostituzione del sindaco Guy Flammier. E’ la prima volta dopo 30 anni che l’accensione della lampada è affidata ad un sindaco non italiano in particolare un francese, l’evento dunque per la prima volta supera i confini nazionali. E’ il caso di ricordare che la madre di S. Francesco era francese.Si è formato un lungo corteo con molti cittadini, molti sindaci con la fascia tricolore, anche il vice sindaco di La Roche portava la fascia tricolore, ma con un colore diverso. Il corteo ha attraversato il consueto percorso di qualche chilometro per giungere alla chiesa di S. Francesco, dove, durante una cerimonia, officiata dal Provinciale dei frati francescani, è stato versato l’olio nella lampada poi il vice sindaco di La Roche l’ha accesa. E’ il caso di ricordare che l’anno scorso il primo ottobre si è verificato un fatto straordinario. Il sangue delle stimmate del santo contenuto in una teca, alla presenza di alcune persone, ha mostrato segni di liquefazione.