
Ass. Ambiente del Comune di Popoli.
"Ne saranno valutate laicamente, e senza preclusioni di sorta, le ricadute economiche che non sono di poco conto, gia’ in base alla legislazione vigente nazionale. Ovvero il 20% del Bilancio relativo al 2010 per 10 anni, altrettanto dovrebbe prevedere la regione, in piu’ si avrebbe la sospensione del patto di stabilita’ che vale svariati milioni di euro, come ha evidenziato bene lo stesso Movimento. In totale, se uno estendesse questo concetto a tutto il Centro
Abruzzo, significherebbe attestarsi su centinaia di milioni che sarebbe una responsabilita’ drammatica trascurare. Percio’ il sottoscritto, ritiene che “forse l'unico modo per rispondere alle difficoltà di gestione economica degli Enti che amministriamo è quello di forzare rispetto all'accorpamento dei territori omogenei. Le maggiori risorse previste dalla legge nazionale per le fusioni di Comuni e la possibilità di uscire fuori dal patto di stabilità possono liberare risorse che darebbero ossigeno alle nostre economie in crisi. Siamo certi che il nuovo Consiglio Regionale saprà con celerità produrre la legge di attuazione che le nostre comunità stanno attendendo da tempo sanando così il ritardo accumulato in merito”.
Giovanni Diamante
Ass. Ambiente del Comune di Popoli