SULMONA - I tre consiglieri di minoranza Di Benedetto, La Civita e Di Piero, che questa mattina non erano presenti al consiglio comunale, hanno convocato nel primo pomeriggio di oggi una conferenza stampa per spiegare le motivazioni della loro decisione.Per Mimmo Di Benedetto era meglio rinviare il consiglio comunale e approvare la delibera sulla Tasi dopo il 23 maggio."Cosi' i cittadini l'avrebbero pagata il 16 settembre.Ora invece i contribuenti saranno costretti a pagare la tassa in coincidenza con altre scadenze previste a giugno, con un notevole aggravio economico"ha detto Di Benedetto.
Inoltre il consigliere di minoranza ha rimarcato il fatto che non ci sarebbe stata alcuna conseguenza per il comune, nessun danno e perdita di agevolazioni
e nessun problema sul patto di stabilità, come affermato invece dalla maggioranza."E' falso- afferma Di Benedetto - che si sarebbero persi 100 mila euro, era auspicabile per i cittadini
sulmonesi non gravare su di loro facendo pagare la prima rata il 16 giugno"ha aggiunto."Abbiamo assistito ad un comportamento da azzeccacarbugli e non da amministratori"ha sottolineato Di Benedetto, che poi è intervenuto sulle accuse mosse nei suoi confronti da alcuni componenti della maggioranza, che avevano parlato di grave assenza da parte di alcuni consiglieri e di una brutta pagina."Altre sono le pagine buie e le nefandezze"ha sottolineato Di Benedetto."L'amministrazione ha scaricato la propria ottusità sui cittadini.Non accettiamo nessuno schiaffo morale da parte della maggioranza.Siamo sempre stati responsabili e ribadiamo che la data del 26 maggio era la data giusta per far svolgere il consiglio comunale"ha detto Di Benedetto.Gianfranco Di Piero ha ricordato la segnalazione al Prefetto dell'Aquila che aveva espresso delle perplessità in merito alla decisione
opere pubbliche e sul bilancio perchè continueremo ad avere un atteggiamento costruttivo"ha spiegato La Civita.Per il consigliere di Forza Italia è nata una nuova maggioranza con dei consiglieri di minoranza che si sono prestati a dei giochi di potere.