SULMONA - Si è svolto domenica 2 marzo, l'incontro promosso dal comitato locale per Terra Nostra.L'incontro è stato partecipato e vivace. La moderatrice, Loretta Montenero, ha aperto l'incontro e coordinato gli interventi, presentando brevemente l'idea alla base del progetto di Terra Nostra. Terra Nostra è una lista civica di scopo che vuol promuovere il territorio del Sud Italia e portarlo in Europa. Per farlo, tuttavia, c'è bisogno di raccogliere le firme necessarie per poter presentare la lista, non avendo né politici né partiti di riferimento disposti ad appoggiare questa nuova formazione.
Le firme tuttavia non serviranno soltanto per far si che la lista sia inserita nell'elenco dei soggetti politici da votare alle prossime Elezioni Europee: ma serviranno anche a presentare, al Parlamento Europeo, sotto forma di petizione, un documento che denuncia come nel Sud Italia siano violati i diritti previsti dalla Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea su temi come la dignità (articolo 1), diritto alla vita (articolo 2), istruzione (articolo 11), libertà professionale e diritto a lavorare (articolo 15), condizioni di lavoro giuste ed eque (articolo 31), sicurezza ed assistenza sociale (articolo 34), protezione della salute (articolo 35), protezione dell'ambiente (articolo 37) e protezione dei consumatori (articolo 38).
Marco Esposito, giornalista de "Il Mattino", di "Affari & Finanza" (Repubblica), già collaboratore di Indro Montanelli, autori di diversi saggi sul tema delle politiche economiche e sul tema del divario tra nord e sud del Paese, ha spiegato al pubblico come mai nel Sud Italia la situazione economica e sociale presenta aspetti così sfavorevoli e svantaggiati. Attraverso alcuni esempi quali:
- la totale sparizione delle banche locali, inglobate in colossi bancari che hanno pochi rapporti con il territorio, non favorendo gli investimenti e rastrellando il risparmio nel sud per trasferirlo poi nelle sedi centrali, tutte al nord;
- l'errato utilizzo dei Fondi FAS, spesso sprecati in opere inutili o addirittura non spesi, e non per colpa dei meridionali, quanto piuttosto a causa di una politica di interventi nel Meridione che vede presenti quasi esclusivamente aziende del Nord nel gestire i contributi, e soprattutto a causa della cronica mancanza di rappresentanti politici che sappiano realmente fare gli interessi del territorio;
- gli squilibri presenti nel federalismo fiscale, che vanno a svantaggio del Meridione, come ad esempio l'appellarsi al costo e alla qualità della vita per distribuire in maniera non uniforme i finanziamenti nel campo della salute, dell'istruzione, delle politiche sociali.
Alvaro Frezzini, agrotecnico, insegnante in pensione, candidato nella lista di Tera Nostra, ha focalizzato l'attenzione sulle realtà locali, in particolare su come anche l'Abruzzo sia ormai di fatto nel raggio della cosiddetta "terra dei fuochi", considerando che in tutta la Regione, ed in particolare nella Val Pescara e in molte zone della Marsica e del chietino, si contino ormai decine e decine di discariche con rifiuti tossici, pericolosi, che stanno irreversibilmente inquinando il territorio. Sottolineando l'eccezionale biodiversità presente in Abruzzo, ha inoltre fatto notare come sia assurdo avvelenare una Regione che potrebbe invece offrire prodotti eccellenti, ed ancora più assurdo è distruggere un patrimonio naturale, culturale e storico tra i più belli d'Italia.
L'incontro si è concluso con la promessa di rivedersi presto e di proseguire la raccolta firme.
Per chi volesse firmare e avere informazioni, può rivolgersi a Rosanna Sebastiani 3409330654 oppure andare sul sito www.xilsud.it e seguire le indicazioni per firmare on line.
Il comitato locale di Terra Nostra
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