L'AQUILA - Lo sciatore, che inizialmente i soccorritori avevano dato per morto, e' riuscito invece a salvarsi grazie all'intervento di due medici, Gianluca Facchetti, del Cai e Nadia Garbuglia, del 118 che sono riusciti a rianimarlo quando ormai sembrava che non ci fosse piu' nulla da fare. L'uomo, che ha 32 anni, M.C., e' stato trasferito all'ospedale 'Mazzini' di Teramo in gravissime condizioni e dopo un primo passaggio all'emodinamica per la forte ipotermia e' stato quindi ricoverato in rianimazione.
A far scattare l'allarme e' stato il fratello 33enne, inizialmente dato per disperso, rimasto invece illeso insieme con un'altro sciatore.
Nonostante la pericolosita' del fuoripista, soprattutto per l'abbondante neve fresca caduta ieri, i due fratelli aquilani non erano degli sprovveduti. Entrambi, infatti, erano dotati dell'Artva, lo strumento elettronico utilizzato per la ricerca delle persone travolte in valanga. E' stato proprio grazie a questo apparecchio che il fratello del ferito e' riuscito ad individuarlo e a disseppellirlo dalla neve, non prima di aver avvisato i soccorsi che, comunque, sono stati molto tempestivi. Dall'ospedale di Teramo, intanto, si apprende che l'uomo, ginecologo all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, sta rispondendo bene alle terapie e il cuore ha ripreso normalmente le sue funzioni vitali. Sottoposto a Tac, i medici mostrano un "cauto ottimismo".
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