SULMONA - E' stato inaugurato in corso ovidio nell'antico palazzo Sanità il comitato elettorale del candidato sindaco del centrosinistra Peppino Ranalli.Una cerimonia breve ma significativa a pochi giorni dalla presentazione delle liste."Ho ritenuto opportuno dotarci di un comitato e di una squadra organizzativa per quanto riguarda le prossime elezioni amministrative"ha spiegato Ranalli."Dobbiamo mettere a punto alcuni aspetti importanti nel programma per la città.Alcune proposte le abbiamo già elaborate e quindi era importante avere un luogo di confronto al centro di Sulmona in uno dei palazzi più antichi, per permettere a chiunque di confrontarsi con noi, con le nostre idee, i nostri programmi e i nostri progetti" ha aggiunto Ranalli.
"Venerdì prossimo alle ore 18.00 al Cinema Pacifico ci sarà una manifestazione importante"ha ricordato Ranalli."Abbiamo convocato un'assemblea pubblica per tutte quelle persone, quei cittadini che hanno partecipato alle primarie e sono venute a votare sotto la pioggia.Sarà quello il momento vero in cui partirà la
nostra campagna elettorale, in cui verranno trattati argomenti politici e programmatici.Sarà un'assemblea pubblica aperta alla città"ha continuato Ranalli."Abbiamo bisogno di confrontarci con i cittadini, con i giovani, gli imprenditori, perchè la nostra idea è quella di avviare un programma più concreto possibile.In questo momento bisogna ascoltare, dobbiamo capire quali sono i bisogni della città e fare delle proposte operative che devono avere una programmazione certa.Alcuni problemi devono essere affrontati immediatamente.La politica deve aprirsi alla gente, non deve stare chiusa nelle sedi di partito, ma deve parlare con i cittadini"ha spiegato Ranalli."Faremo una campagna elettorale con un camper per parlare con la gente e andare nelle frazioni che in questi mesi sono state abbandonate, in cui sappiamo ci sono problemi seri di aggregazione sociale, trasporti, illuminazione, strade, avendo così un'idea complessa, generale di quelli che sono i problemi della città"ha concluso Ranalli.