del territorio, che pur essendo attraversati dallo stesso metanodotto, non hanno inteso deliberare alcunché, ma che evidentemente, scudati da un colore politico ben preciso, non sono oggetto delle critiche dei comitati, i quali con tale “distrazione” denunciano la loro azione più politica che ambientale. Alla luce di quanto accaduto, riteniamo davvero incomprensibile la scelta di rivolgersi alla Procura della Repubblica. La nostra Amministrazione sta lavorando da tempo con impegno, trasparenza e rispetto rigoroso delle procedure, affinchè siano tutelati non gli interessi della SNAM o gli interessi dei Comitati, ma solo ed esclusivamente quelli della Città e di tutti i cittadini, che hanno, democraticamente e a larga maggioranza, eletto nel 2008 l’attuale organo di governo cittadino. Per quanto riguarda i presunti comportamenti omissivi o dilatori, ferma restando l’assoluta tranquillità in tutte le procedure seguite e la piena fiducia nella Magistratura, deve essere sottolineato come l’Assessore Cirillo, di concerto con gli uffici, sta da tempo procedendo alla valutazione degli atti e alla conseguente preparazione della delibera, con la quale verrà espresso il prescritto parere urbanistico, senza frapporre indugi di sorta. Va però chiarito che di fronte alla complessità degli atti in esame e alle attenzioni che l’argomento riscuote, si deve procedere con estrema cautela, anche attraverso un confronto politico equilibrato e pacato, senza colpi di mano o forzature che non possono trovare spazio nei percorsi decisionali previsti dal nostro ordinamento democratico. L’iniziativa dell’esposto alla Procura della Repubblica, oltretutto, non essendo richiesti dalla legge termini perentori, né scelte preconfezionate, renderà inutile il lavoro dei magistrati e farà scadere nel ridicolo, come dimostrato dalle proteste anche violente degli ultimi giorni, l’azione ambientalista dei Comitati.
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martedì 20 dicembre 2011
METANODOTTO, SINDACO REPLICA AI COMITATI
SULMONA – In merito alla decisione dei comitati ambientalisti sulmonesi di rivolgersi alla Procura della Repubblica sul caso Snam, arriva immediata la replica da palazzo San Francesco. “Le accuse lanciate dai Comitati cittadini per
l’ambiente impongono una ferma presa di posizione da parte dell’Amministrazione
Comunale di Sulmona" scrive il sindaco in una nota "L’aver scelto di investire la Procura della Repubblica
dimostra, ancora una volta, la totale malafede nella quale continuano a
muoversi i rappresentanti dei Comitati. Non sono state sufficienti 4 delibere
di Consiglio Comunale votate all’unanimità, e una serie interminabile di
incontri, in tutte le sedi istituzionali possibili, per convincere i Comitati
della scelta chiara e inequivocabile della nostra Amministrazione. L’unica, è
bene ribadirlo, che alla volontà politica ha fatto seguire atti e procedure,
diversamente dal passato, quando i governi cittadini di centro sinistra
trattavano in gran segreto e favorivano in tutti modi tanto la centrale di
compressione e spinta, quanto il cementificio. E differentemente da altri
vicini Comuni
del territorio, che pur essendo attraversati dallo stesso metanodotto, non hanno inteso deliberare alcunché, ma che evidentemente, scudati da un colore politico ben preciso, non sono oggetto delle critiche dei comitati, i quali con tale “distrazione” denunciano la loro azione più politica che ambientale. Alla luce di quanto accaduto, riteniamo davvero incomprensibile la scelta di rivolgersi alla Procura della Repubblica. La nostra Amministrazione sta lavorando da tempo con impegno, trasparenza e rispetto rigoroso delle procedure, affinchè siano tutelati non gli interessi della SNAM o gli interessi dei Comitati, ma solo ed esclusivamente quelli della Città e di tutti i cittadini, che hanno, democraticamente e a larga maggioranza, eletto nel 2008 l’attuale organo di governo cittadino. Per quanto riguarda i presunti comportamenti omissivi o dilatori, ferma restando l’assoluta tranquillità in tutte le procedure seguite e la piena fiducia nella Magistratura, deve essere sottolineato come l’Assessore Cirillo, di concerto con gli uffici, sta da tempo procedendo alla valutazione degli atti e alla conseguente preparazione della delibera, con la quale verrà espresso il prescritto parere urbanistico, senza frapporre indugi di sorta. Va però chiarito che di fronte alla complessità degli atti in esame e alle attenzioni che l’argomento riscuote, si deve procedere con estrema cautela, anche attraverso un confronto politico equilibrato e pacato, senza colpi di mano o forzature che non possono trovare spazio nei percorsi decisionali previsti dal nostro ordinamento democratico. L’iniziativa dell’esposto alla Procura della Repubblica, oltretutto, non essendo richiesti dalla legge termini perentori, né scelte preconfezionate, renderà inutile il lavoro dei magistrati e farà scadere nel ridicolo, come dimostrato dalle proteste anche violente degli ultimi giorni, l’azione ambientalista dei Comitati.La Città
saprà giudicare”.
del territorio, che pur essendo attraversati dallo stesso metanodotto, non hanno inteso deliberare alcunché, ma che evidentemente, scudati da un colore politico ben preciso, non sono oggetto delle critiche dei comitati, i quali con tale “distrazione” denunciano la loro azione più politica che ambientale. Alla luce di quanto accaduto, riteniamo davvero incomprensibile la scelta di rivolgersi alla Procura della Repubblica. La nostra Amministrazione sta lavorando da tempo con impegno, trasparenza e rispetto rigoroso delle procedure, affinchè siano tutelati non gli interessi della SNAM o gli interessi dei Comitati, ma solo ed esclusivamente quelli della Città e di tutti i cittadini, che hanno, democraticamente e a larga maggioranza, eletto nel 2008 l’attuale organo di governo cittadino. Per quanto riguarda i presunti comportamenti omissivi o dilatori, ferma restando l’assoluta tranquillità in tutte le procedure seguite e la piena fiducia nella Magistratura, deve essere sottolineato come l’Assessore Cirillo, di concerto con gli uffici, sta da tempo procedendo alla valutazione degli atti e alla conseguente preparazione della delibera, con la quale verrà espresso il prescritto parere urbanistico, senza frapporre indugi di sorta. Va però chiarito che di fronte alla complessità degli atti in esame e alle attenzioni che l’argomento riscuote, si deve procedere con estrema cautela, anche attraverso un confronto politico equilibrato e pacato, senza colpi di mano o forzature che non possono trovare spazio nei percorsi decisionali previsti dal nostro ordinamento democratico. L’iniziativa dell’esposto alla Procura della Repubblica, oltretutto, non essendo richiesti dalla legge termini perentori, né scelte preconfezionate, renderà inutile il lavoro dei magistrati e farà scadere nel ridicolo, come dimostrato dalle proteste anche violente degli ultimi giorni, l’azione ambientalista dei Comitati.