10.10.2011, proseguendo con Comunicazione al Consiglio Comunale sul prelievo dal Fondo di Riserva Delibera CC n. 251 del 20.10.2011; poi approvazione assestamento generale del Bilancio di previsione 2011. Utilizzo avanzo di amministrazione 2010, ricognizione società partecipate dal Comune di Sulmona e conseguenti provvedimenti, Trasformazione della società "Cogesa Srl" in società di capitali "Cogesa SpA". Approvazione Statuto e nuovo Regolamento disciplinante la composizione, le attribuzioni ed il funzionamento del Consiglio Tributario. nei punti successivi due interrogazioni, una mozione, il deflusso delle acque meteoriche in viale Stazione Centrale e il mantenimento del punto nascita dell'ospedale di Sulmona. Vista la paventata chiusura del centro nascita nell'ospedale di Sulmona, tutti i capigruppo consiliari riunitisi ieri in conferenza hanno sottoscritto l'ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Silverio Gatta (Sel).. “Per definire la domanda del territorio bisognerebbe tener conto delle nascite in tutto i paesi della Valle Peligna e dell'Alto Sangro negli ultimi anni, poichè spesso i disservizi creati nel nostro ospedale per carenza di strutture e di personale favoriscono la mobilità passiva verso altre ASL della Regione e anche fuori Regione” afferma Gatta.
L’ORDINE DEL GIORNO
"Considerato che la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni
e le
Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l'accordo secondo il quale
, in
aderenza ~l Piano sanitario regionale 2010/2012, occorre pervenire alla
" razionalizzazione della rete dei punti nascita e delle Unità operative
pediatrichenoenatologiche e delle terapie intensive neonatali, al trasporto
materno e neonatale e che si raccomanda di adottare stringenti criteri per la riorganizzazione
della rete assistenziale fissando il numero di almeno 1000 nascite/anno quale
parametro standard a cui tendere, nel triennio, per il
mantenimento dei punti nascita; Preso atto che la Sub Commissaria
Baraldi ha previsto in Abruzzo solo 7 punti nascita (L' Aquila, Avezzano,
Pescara, Chieti, Teramo, Vasto e Lanciano) chiudendo entro il2012 quelli di
Sulmona, Ortona, Penne, Atri e S. Omero;
Ritenuta inaccettabile la chiusura del punto nascita all'Ospedale di
Sulmona che, oltre al Centro Abruzzo, ricomprende un territorio vasto e
orograficamente difficile
che va dall' Alto Sangro all'alta Val Pescara; Ritenuto che già sono stati
chiusi i punti nascita degli ospedali di Castel di Sangro e ~ Popoli; Ritenuto
che il diritto alla salute non può essere ricondotto a semplici parametri numerici
e che le donne hanno il diritto di partorire sul proprio territorio, altrimenti
costrette a partorire lontano dai luoghi di residenza, aumentando così i rischi
per se stesse e per i nascituri; Ritenuto che ii taglio del punto nascita
dell'ospedale di Sulmona avverrebbe senza il servizio di trasporto materno
assistito (Stam) e senza il trasporto neonatale di urgenza (Sten), Ritenuto che
la conferenza Stato-Regioni, all'allegato l a prevede la " possibilità di punti
nascita con numerosità inferiore e comunque non al di sotto di 500 parti/anno,
potrà essere prevista solo sulla base di motivate motivazioni legate alla
specificità dei bisogni reali delle varie aree geografiche;
Ritenuto che il punto nascita di Sulmona è vicino al traguardo dei 500
parti anno ( qui
bisogna tener conto anche della grave crisi economica e sociale che sta
attraversando
tutto il Centro Abruzzo e non solo) Impegna il
Sindaco di Sulmona e tutto il Consiglio Comunale ad intervenire con tempestività
nei confronti della Giunta Regionale e del Commissario alla Sanità, Chiodi,
affinchè deliberino la necessaria deroga ai parametri aritmetici già definiti a
livello nazionale per mantenere operativo il punto nascita all'ospedale di
Sulmona"