In questo libro, Fabrizio Fanciulli guida lungo i sentieri della Maiella, tra boschi, montagne e archivi impolverati, alla scoperta di una memoria collettiva intrisa di storia, canti e lotte.
Attraverso un racconto intimo e avvolgente, l'autore invita a ripercorrere le vicende di uomini semplici, contadini e pastori che, durante il Risorgimento furono chiamati Briganti e combatterono con coraggio contro l'oppressione e l'invasore.
Ispirato dalla voce del nonno Giovanni, una presenza che continua a indicargli la strada anche oltre il tempo, Fanciulli intreccia ricordi personali e ricerche storiche, creando un ponte tra passato e presente. Le sue parole ci portano nelle case, nelle grotte e nei sentieri abruzzesi, dove risuonano ancora gli echi di lotte dimenticate e la forza di una cultura popolare troppo spesso trascurata.
È un libro che non è solo narrazione storica, ma anche un invito a riscoprire il valore della memoria, il significato del tempo e l'essenza della nostra identità.
In dialogo con Fanciulli ci sarà Alessandra Renzetti. L'evento è gratuito.
Fabrizio Fanciulli, 54 anni, vive a Pretoro (CH) ed è un autore e ideatore profondamente appassionato, che ha dedicato la sua vita a raccontare storia e tradizioni della Maiella. Tra i suoi libri più significativi figurano Chi vive? Uomini diventati briganti, L’uomo di legno e, come coautore, Radici, presentato a Ottawa in occasione del Mese del Patrimonio Culturale Italiano. Ha inoltre ideato numerosi progetti teatrali, documentari e iniziative culturali pensati per valorizzare il patrimonio umano e storico del territorio: il Museo dell’Arte, il Museo “La valigia di cartone” e la Casa-Museo “Il ritrovo dei Briganti”.
Fanciulli è anche creatore di eventi di grande richiamo, come “L’Urlo della Maiella” – il cortometraggio realizzato con il regista Nicola Santamaria, selezionato al Trento Film Festival 2014 – e “Passeggiate musicali nella regione verde d’Europa”, proiettato all’Expo Milano 2015. Con uno stile autentico e profondo, trasforma le vicende locali in narrazioni universali, conquistando di volta in volta pubblico e critica".
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