SCANNO - "Il presidente dei Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise, Antonio Di Marco ha sfilato stasera a Scanno con sua moglie Giulia Di Giantomasso insieme agli sposi protagonisti de Ju Catenacce, la rievocazione dell’antico matrimonio scannese che ogni vigilia di Ferragosto restituisce al borgo e ai suoi visitatori un frammento autentico di storia e tradizione.
“Accogliendo una richiesta che la comunità scannese mi rivolgeva da tempo ho partecipato indossando il costume tradizionale e affiancando gli altri “sposi” che compongono il corteo – riferisce Antonio Di Marco, presidente dell’associazione e consigliere regionale - . Ho deciso di aderire perché questa non è solo una festa popolare, ma un’azione culturale concreta, che tiene viva l’identità delle aree interne in uno dei borghi più belli e frequentati d’Abruzzo tutto l’anno e diventa strumento di tutela e promozione di un territorio straordinario, custode di un patrimonio ambientale e culturale unico. Un rito tanto bello che meriterebbe il riconoscimento UNESCO richiesto per il costume tradizionale. Ed essere parte di questa edizione, oltre a un’emozione grandissima, significa anche dare sostegno a chi ogni anno mette impegno e passione per mantenere viva una tradizione che merita di essere raccontata e condivisa, aprendola anche a chi non è nato a Scanno ma che si sente parte della storia folcloristica di questo posto straordinario, come abruzzese.La manifestazione, che rievoca il corteo nuziale in costume del ‘700, attraversa il centro di Scanno fino alla piazza principale, tra musica, danze e sapori locali. Per me è anche l’occasione per ribadire quanto eventi di questo tipo siano centrali nella strategia di valorizzazione dei piccoli centri. Tradizioni come Ju Catenacce non sono solo patrimonio culturale, ma leve di sviluppo e attrazione turistica: rappresentano la prova che investire sulle identità locali significa investire sul futuro delle nostre comunità. Un’esperienza bellissima sia per chi partecipa, e per questo ringrazio il sindaco e gli organizzatori che sono stati fantastici nell’accoglienza, ma indimenticabile anche per chi assiste: vale il viaggio e racconta l’Abruzzo al mondo”.
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