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lunedì 17 febbraio 2025
PD CIRCOLO DI SULMONA: "TIRABASSI SEDOTTO E ABBANDONATO. LA DESTRA BOCCIA LA NORMA SALVA-TRIBUNALE"
SULMONA - "Quando il centrodestra cittadino ha annunciato la candidatura di Luca Tirabassi a sindaco, la reazione della Città è stata tiepida, quasi indifferente. Ma un'osservazione si è subito diffusa in quelle ore: è il presidente dell'ordine degli avvocati e sicuramente salverà (almeno) il tribunale di Sulmona. Purtroppo, però, si erano tutti sbagliati! Luca Tirabassi, ancor prima di indossare la fascia tricolore tanto desiderata per <risolvere>,come egli stesso ha garantito, i problemi della Città, incassa, per Sulmona e per il tribunale peligno, già una prima sconfitta. E il fallimento non stupisce se pensiamo che il candidato sindaco, ormai meloniano, in merito alla vicenda del Tribunale, si è affidato alle parole del sottosegretario Del Mastro: uomo conosciuto ai più maggiormente per le feste di Capodanno e per le polemiche sul trattamento dei detenuti, che per significativi atti di governo. E infatti, oggi, Sulmona e la Valle Peligna si svegliano con la bocciatura in senato, da parte della maggioranza, di un emendamento che chiedeva la proroga per i tribunali abruzzesi in scadenza e che, senza una nuova norma, chiuderanno definitivamente il 31 dicembre 2025. I senatori Fina e Di Girolamo hanno prontamente presentato emendamenti al DL milleproroghe per il rinvio al 2027 ma
sono stati puntualmente bocciati da Governo e maggioranza. E Tirabassi, ancora ignaro di essere stato
sedotto e abbandonato, fa la sua difesa d’ufficio immaginando nuovi disegni di legge in là dall’essere
concreti. E ci domandiamo: perché la Città dovrebbe credere a Tirabassi, e alla destra che lo sostiene, se ora che si poteva battere un rigore a porta vuota, si è deciso di non tirare? Bocciata la norma del mille proroghe che per oltre dieci anni, dalla prima proroga voluta dal Pd con il senatore Legnini, ha sempre salvato i tribunali abruzzesi, ora tutto si fa più complicato mentre a L'Aquila si cominciamo a cercare locali per l'accorpamento e il trasferimento degli uffici di Sulmona e Avezzano. Purtroppo i cattivi esempi, uno su tutti mentire sapendo di farlo, esercitano un maldestro fascino soprattutto su chi difetta di esperienza. E l’avvocato Tirabassi non ha alcuna attinenza con la politica e men che meno con l’amministrazione di una Città che, come ogni persona di buon senso riconosce, richiede competenze, conoscenza dei problemi, capacità gestionale delle risorse e del personale ma soprattutto autodeterminazione e libertà di azione. Pregi e prerogative che il presidente dell’ordine degli avvocati di Sulmona ha già rinunciato a sfoggiare. Alla prima vera battaglia per la Città e il territorio il candidato sindaco della destra non solo non ottiene dai suoi colleghi di partito un intervento in favore di Sulmona ma rinuncia anche ad alzare la voce, avventurandosi in una difesa d'ufficio del Governo e in un attacco sconclusionato nei confronti del senatore Michele Fina e del Pd che, invece, l'emendamento “salva tribunale di Sulmona” lo ha presentato e sostenuto. D’altra parte, Tirabassi, come potrebbe far sentire la sua voce e eventualmente il suo “disappunto” quando a tenere a
battesimo la sua candidatura sono stati, con il beneplacito dei coniugi Scoccia- Gerosolimo, l’aquilano Liris e il romano Marsilio di Fratelli d’Italia? Tirabassi che ancor prima di diventare sindaco ha già messo la sordina, ha dato la misura di quello che avverrà se sarà eletto sindaco: obbedirà tacendo. Aggrapparsi alla speranza che non cada, a fine anno, sulla nostra Città, l'ennesimo colpo che avrebbe conseguenze economiche e sociali gravi, è un lusso cha non possiamo permetterci. Ma Tirabassi, e il centrodestra, non se ne curano. Noi respingiamo con tutte le forze questo tentativo di protervia del potere e continueremo la nostra battaglia per la difesa ed il progresso della Città impedendo che interessi di parte prevalgano sul bene comune".
PD circolo di Sulmona
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