SULMONA VIDEO - "Indetta dai comitati No Snam Abruzzo, si è tenuta questa mattina a Case Pente di Sulmona una manifestazione - con sit-in e corteo - per ribadire con determinazione la contrarietà al progetto “Linea Adriatica” della Snam, la più grande infrastruttura fossile italiana degli ultimi 20 anni.Un’opera inutile, perché i consumi di gas stanno crollando sia in Italia che in Europa. E’ sempre più evidente che le fonti fossili sono causa di guerre, sfruttamento colonialista e profitti enormi per le multinazionali del settore.
Un’opera dannosa, perché peggiorerà la crisi climatica aggravandone gli effetti distruttivi, devasterà l’ambiente, sarà un pesante detrattore per i nostri beni archeologici e culturali e impoverirà ulteriormente l’economia delle aree interne.
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I comitati, coordinati dal portavoce, Mario Pizzola, hanno annunciato un nuovo esposto alla magistratura sui rinvenimenti archeologici nell'area del cantiere (necropoli con cento tombe e villaggio di tremila anni fa) che secondo gli attivisti non sarebbero stati tutelati e sul taglio di oltre 300 alberi avvenuto, sempre secondo i comitati, in spregio alle norme.
"Noi non siamo sudditi di nessuno né dalla Snam né dei politici che vengono qui per piazzare le loro regole e scelte.
Continueremo la lotta anche durante e dopo la costruzione della centrale"- annuncia Pizzola, secondo il quale "succederà che questa centrale non verrà utilizzata o sottoutilizzata".
Striscioni e cartelli di protesta con la scritta 'cantiere abusivo sequestrato dai cittadini', al termine della manifestazione, sono stati posizionati nell'area del cantiere.
Snam, a tal proposito, ricorda il proprio impegno nel "completo ripristino naturalistico e paesaggistico dei territori attraversati dai propri cantieri, a tutela di vegetazione, fauna e biodiversità e in linea con il Transition Plan del Gruppo, che già dal 2027 impegna Snam al conseguimento di impatti positivi sugli ecosistemi interessati".
Su tutto il territorio nazionale, inoltre, Snam opera "in stretto raccordo con le Soprintendenze, rimettendosi alle decisioni delle stesse in ordine a ogni ritrovamento archeologico, che viene alla luce e restituito alla cittadinanza proprio grazie ai lavori del Gruppo".
"Tutte le parti di cui si
compone il progetto Linea Adriatica, a differenza di quanto
ventilato da alcuni, non sono né illegali né imposte contro la
volontà delle istituzioni democratiche ma sono da queste
autorizzate"-conclude la società".( ANSA)
Un’opera pericolosa perché il tracciato si sovrappone alle faglie sismiche del nostro territorio aumentando i rischi per l’incolumità dei cittadini. Sono tanti i casi di esplosione di metanodotti avvenuti negli anni in Italia.
Un’opera imposta contro la volontà dei cittadini e delle istituzioni democratiche. Nel 2015 la Regione Abruzzo ha negato l’intesa con lo Stato sia sulla centrale che sul metanodotto. Il cantiere di Case Pente è illegale ma nessuna autorità è finora intervenuta.
Sperperare 2 miliardi e 500 milioni di euro (pagati tramite le bollette dei cittadini e i fondi del Pnrr) è un crimine economico e sociale. Destiniamo questi finanziamenti allo sviluppo delle fonti energetiche pulite e rinnovabili, alle comunità energetiche, alla riconversione ecologica dell’economia, alla messa in sicurezza del territorio.
Lottiamo per difendere i diritti inalienabili dei nostri territori!
Le nostre non sono aree di conquista e di sacrificio per i profitti della Snam!
NOI LA NOSTRA TERRA NON LA SVENDIAMO!"
Comitati No Snam Abruzzo
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