L'AQUILA - "
L'intervento di Iannarelli testimonia ancora di più la necessità di ricordare episodi, come quello dell'assassinio di Sergio Ramelli. La sinistra non accetta la possibilità di commemorare la vittima simbolo di una stagione di omicida contrapposizione politica, con la scusa che Ramelli sia parte di un pantheon neofascista.Ma per chi conosce la storia, il ricordo di Ramelli è soprattutto proprio quello che la sinistra rifiuta: l'azione fuori dai dogmi del pensiero corretto, l'entusiasmo giovanile per quelle lotte che sono ancor più sacre poiché apparentemente impossibili, lotte ideali che, purtroppo, per molti anni sono stati conflitti sanguinosi e infami.
L'odio ideologico dell'antifascismo militante che ha portato all'uccisione di Ramelli, purtroppo, non è passato: proprio perché Iannarelli, come molti esponenti della sinistra,
si arroga il diritto di decidere chi sia "buono" e chi "cattivo", quali idee siano degne di avere degli eroi, sia pure nelle vesti di un giovane idealista, e quali non abbiano diritto di cittadinanza.
Michele Malafoglia
portavoce cittadino FdI L'Aquila
Lunedì il consiglio comunale approverà questa proposta di ordine del giorno, ribadiremo ancora una volta che L'Aquila è una città libera, civile e che va contro ogni forma di odio.
Come noi della maggioranza, anche il centrosinistra avrà la possibilità di dimostrare con i fatti che è democratica e lontana da quel passato che l'ha caratterizzata, in alcuni tratti, per anni.
Diversamente, noi e tutta la città prenderemo atto che di democratico hanno ben poco".
Leonardo Scimia
Capogruppo FdI Consiglio comunale
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