---ULTIM'ORA NAZIONALI

ULTIME NOTIZIE - Kiev, 'a Bakhmut riconquistati 1.400 metri in 24 ore'- Migranti dirottano una nave. Crosetto: 'Tutti catturati'- A giorni i tecnici Ue a Roma: 'Sul tavolo la revisione del Pnrr'- Berlusconi ricoverato all'ospedale San Raffaele-

news

TOP NEWS

TOP NEWS REGIONE ABRUZZO

IN PRIMO PIANO

PER IL CLIMA, FUORI DAL FOSSILE. A SULMONA L'ASSEMBLEA DELLA CAMPAGNA CHE SI BATTE CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

SULMONA VIDEO - " Oggi a Sulmona l’assemblea nazionale della Campagna che si batte contro il cambiamento climatico, per il rapido abban...

sabato 13 maggio 2023

VALLE DEL SAGITTARIO I LUOGHI DEL CUORE, GALLERIA D'ARTE "SPAZIO BIANCO"

SULMONA - "La mostra “VALLE DEL SAGITTARIO i luoghi del cuore” rappresenta una parte dell’Abruzzo montano, porta d’accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, collocata nell’appennino centrale e descrive uno splendido angolo dell’Abruzzo caratterizzato da una natura incontaminata e da paesi tra i Borghi più Belli d’Italia.
L’alta Valle del Sagittario, formatasi dalla millenaria erosione delle acque del fiume Sagittario, è caratterizzata, anche, dalla Riserva naturale Gole del Sagittario, Oasi del WWF e dall’incantevole Lago di Scanno a forma di cuore.
La sua importanza naturalistica è nota anche al di fuori dei confini italiani ed è stata descritta dai viaggiatori del “Gran Tour”, nella metà dell’ottocento, in particolare dagli inglesi Richard Keppel- Craven ed Edward Lear, che hanno descritto il luogo come “pauroso e bello”. In particolare ad Anversa degli Abruzzi, Gabriele D’Annunzio vide lo scenario ideale per la sua tragedia “La fiaccola sotto il moggio” nel 1905.
I paesi nella mostra fotografica sono: Cocullo, Anversa degli Abruzzi e Castrovalva, Villalago, Scanno e Frattura, quest’ultimo caratteristico borgo risorto dopo il devastante terremoto del 1915 e situato a 1.250 metri s.l.m.
Tutti i Borghi si snodano lungo la strada statale che sale fino a Passo Godi situato a 1.630 metri s.l.m. ambiente montano tra i più importanti d’Abruzzo un tempo via naturale del transito dei pastori transumanti, oggi meta degli appassionati della neve e dello sci oltre che amanti della natura.
Il luogo offre molte ispirazioni in particolare i caratteristici accumuli di neve in dialetto locale: “le refene”, ripresi nella mostra".
Marinello Mastrogiuseppe

Nessun commento:


centroabruzzonews su facebook