La morte di Lorenzo Parelli avvenuta in una fabbrica di Udine, mentre era impegnato nel suo ultimo giorno di stage “PCTO” al quarto anno di un percorso di formazione professionale, oltre ad addolorare per la giovane età del ragazzo, 18 anni appena compiuti, si inserisce in un contesto in cui l’istruzione viene sempre più piegata alle esigenze del modello aziendale dominante, quello dove la figura del lavoratore deve essere del tutto asservita all’impresa e dove si rischia persino la vita, com’è testimoniato dalle morti che ammontano ormai a più di mille l’anno (92 nel solo mese di gennaio scorso).
La reazione spontanea degli studenti ha colto questo problema di fondo e segnala una giusta avversione all’alternanza scuola - lavoro ipocritamente ridefinita “Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento”, che ha introdotto “esperienze” di lavoro per i liceali e aumentato le ore di “allontanamento dalle scuole” per gli studenti degli Istituti Tecnici e Professionali di Stato. Sia nel caso degli apprendisti in formazione che in quello degli studenti di scuole statali si tratta di lavoro gratuito, giustificato da una presunta formazione, che ha la chiara finalità di formare lavoratori senza diritti. La formazione improntata ai principi costituzionali ha bisogno di ben altri interventi, come l’abolizione dell’alternanza scuola - lavoro e una ridefinizione della formazione professionale.
Rifondazione Comunista sostiene pienamente le iniziative di lotta e mobilitazione promosse dalle organizzazioni studentesche, previste anche nei prossimi giorni. Saremo presenti al fianco degli studenti e delle studentesse, come sempre, per chiedere che venga cancellata la legge che ha istituito l’alternanza scuola - lavoro affinché finisca lo sfruttamento della formazione professionale svolta lavorando gratis nelle aziende".
Mirko De Berardinis
Segretario provinciale Federazione di Teramo
Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
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