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mercoledì 3 novembre 2021
TEATRO, DI STEFANO: “PORTE APERTE ALLE PRODUZIONI NAZIONALI”
AVEZZANO - "L’assessore replica a Panei e Paolini (Pd): basta falsità e disinformazione. Sul teatro dei Marsi, fiore all’occhiello della cultura cittadina, spinto dall’amministrazione comunale a diventare un “polo di produzione nazionale”, il Partito democratico ha preso una “gigantesca cantonata, frutto di disinformazione se non di qualche mira politica destinata a finire in un vicolo cieco. E non saranno certo illazioni e polemiche strumentali”, scandisce l’assessore alla cultura, Pierluigi Di Stefano, nella secca replica alle “chiacchiere in libertà” della consigliera di minoranza, Lorenza Panei, e della segretaria del Pd, Anna Paolini, su una presunta privatizzazione della struttura, “a bloccare l’evoluzione di questa splendida struttura”. Una proiezione prevista dal regolamento adottato nel 2010: all’articolo 1,prevedeva già che il teatro dei Marsi fosse non solo centro di fruizione ma anche diproduzione dell’arte. “Quell’atto”, aggiunge, “era precursore dei cambiamenti arrivati con la riformaministeriale che si è mossa nel solco della compartecipazione leggera. A questaindicazione ovvero, promuovere il teatro dei Marsi come polo stabile di riferimentoculturale di rilevanza nazionale, stiamo dando finalmente il via. Sono decisamenteinopportune, invece, le falsità che si stanno mettendo in circolazione”. Da anni,operatori qualificati propongono all’Ente stagioni artistiche economicamentesostenibili come è stato fatto per la stagione musicale, da tutti lodata e che fa sempreil tutto esaurito. “E nessuno al riguardo”, sottolinea Di Stefano, “ha mai parlato di privatizzazione.Ora stiamo parlando dell’unica proposta pervenuta per la stagione di prosa daun’organizzazione altamente qualificata e procederemo attraverso una concessionesperimentale di un anno puntando a una stagione di valore all’indomani della che ha tenuto bloccato il mondo dello spettacolo. Al tempo stesso spalanchiamo leporte alle grandi compagnie che vengono in città a fare produzione. È questo ilsenso delle modifiche alle tariffe: allargare, essere attrattivi! Il teatro quindi non siuserà solo per 60/70 giorni l’anno ma per l’intera stagione; Avezzano potrà ospitareprime nazionali, sfruttare il suo posizionamento favorevole a pochi chilometri daRoma. Chi fa produzione qui, fa la prima nazionale in città, mentre gli attori, itecnici, i registi potranno stimolare quell’economia che viaggia insieme alla cultura.Il contrario sarebbe una stagione pubblica che, a volte, ha comportato speseconsiderevoli”. L’assessore poi smonta l’altra erronea ricostruzione del Pd sul corrispettivo di135 mila euro per l’affidamento. “La cifra”, spiega, “non riguarda in alcun modo lasomma da corrispondere al concessionario. Si tratta invece del valore complessivopresunto della fornitura dell’intero servizio ed è cosa ben diversa dal contributo, beninferiore, che si darà al concessionario. La concessione d’uso permette al contrariouna diminuzione dei costi per l’ente, grazie al fatto che un operatore del settoreinveste nel progetto. Presenteremo quindi una stagione di ottimo livello, con un significativo risparmio per le casse pubbliche. La speranza è che il dibattito sulla cultura sia all’altezza del tema. Lavoriamo perché sia pieno di entusiasmo e di pubblico appassionato e attrattore delle migliori produzioni. Su questo, le porte del “Dei Marsi” e dell’amministrazione sono spalancate. Giù il sipario, invece, dinanzi alle inutili e dannose illazioni politiche tipiche di altre forme di teatrino per le quali nessuno pagherebbe il biglietto”.
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