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mercoledì 8 luglio 2020

SULMONA SENZA SMOG:"RIAPPROPRIAMOCI DELLA BELLEZZA, PERCHÉ QUESTA È UNA CITTÀ D'ARTE, NON UN AUTOGRILL"

SULMONA - "Sulmona Senza Smog" è un'associazione spontanea nata qualche mese fa da una comune voglia di tornare a vedere Sulmona come una città d'arte. Attorno a questo primo gruppo si sono subito aggiunte diverse realtà, tra cui molti commercianti, operatori turistici, gestori e proprietari di strutture ricettive, privati cittadini e diverse associazioni precedentemente costituite. Tutti accomunati dall'amore per la propria città e dalla sofferenza di vedere Corso Ovidio mortificato alla stregua di un semplice attraversamento stradale, il modo più panoramico forse, ma meno sostenibile di attraversare il centro storico da nord a sud.Ora che l'amministrazione, con un coraggio finora inedito nella storia della città, ha finalmente
intrapreso la strada che per tanto tempo ci è sembrata impossibile da realizzarsi, vogliamo far sentire la nostra voce, del tutto favorevole, e lo facciamo iniziando con un esempio: Porta Napoli.
Tutti o quasi, a Sulmona, ci passiamo vicino come minimo una volta al giorno. Se si entra dentro si potrà notare la scanalatura che permetteva alla porta in legno di essere alzata e abbassata. Sul retro ci sono tracce di una piccola cappella, con tanto di affresco. Ci sono bassorilievi, anche, e resti di epoca romana.Difficile notare tutta questa ricchezza da dentro un'auto, guardando davanti a sè e da tutte le altre parti, valutando se abbiamo la precedenza o cercando di rispettare le strisce pedonali. In auto non alziamo gli occhi dalla strada, perché non ci è materialmente possibile.
E così non possiamo accorgerci che Porta Napoli è uno dei tanti gioielli di questa città meravigliosa,
ma se ce ne accorgessimo... ripenseremmo bene a quanto abbiamo permesso finora, come trasformare
una porta difensiva del milletrecento in uno spartitraffico polveroso e invivibile.
Gli esempi potrebbero essere decine, visto che questa città non ha un solo angolo privo di qualcosa di
bello da vedere. E se non vediamo un monumento bello come Porta Napoli, come possiamo vedere una vetrina, un cartello, un'etichetta, un prezzo appuntato su un articolo in vendita?
I migliori affari, da anni, sono appannaggio dei centri commerciali; luoghi dove si va in auto, la si
parcheggia fuori, e ci si muove a piedi, liberi di osservare le vetrine, di muoversi senza limitazioni, con calma. Non si fanno affari quando le auto ci passano davanti alla vetrina, preoccupate solo di trovare un parcheggio o di raggiungere la propria destinazione.
Ecco allora l'assurdo risultato di avere centri commerciali dove ci si muove a piedi, e centri storici dove ci si sposta in auto. Ma se non crediamo a questo semplice ragionamento, allora pensiamo a quanti centri commerciali sono stati aperti e a quanti piccoli negozi sono stati chiusi. E se ancora non basta, magari possiamo credere a quanto ci dicono i turisti.
Citiamo trip advisor, e in particolare le recensioni del centro storico, oltre 400:
• Una città veramente bellissima che va migliorata e valorizzata sempre di più.
• È una bella città da visitare assolutamente a piedi....
• Peccato per le troppe auto e per alcuni siti che andrebbero di certo valorizzati
• È inspiegabile come mai questa città non sia nei circuiti turistici più importanti.
• Città che meriterebbe una maggiore cura e pulizia. Chiuderei una maggiore area al traffico.
• E' impossibile godersi una passeggiata come si deve se occorre fare sempre attenzione alle
macchine che passano, soprattutto se si hanno bimbi piccoli.
• Il centro è accessibile alle auto per un lungo periodo,
• Se si è con i bambini la passeggiata diventa uno stress per il continuo pericolo
• Si respira smog in una cittadina montana
E si parla spesso anche dei negozi chiusi, lo diciamo a beneficio dei negozianti, che invitiamo anzi a
leggere da soli le recensioni.
Per decenni abbiamo ragionato in termini esclusivamente automobilistici. Abbiamo visto in ogni metro quadrato un parcheggio, ma nello stesso spazio potevamo vederci un'aiuola, un chiosco, una panchina...
E se finora non l'abbiamo fatto, ora vogliamo costringerci a farlo, tutti insieme, senza divisioni.
Ci piacerebbe pensare che le auto, non più necessariamente nemiche della pedonalizzazione, avranno
quanto prima i loro giusti spazi: efficienti e ben collegati, questo sì, ma non più a discapito dello spazio da destinarsi alle persone.
Ci chiediamo perché, da turisti, elogiamo molti Paesi stranieri per la loro civiltà, la loro fruibilità e la
loro organizzazione, salvo poi tornare in Italia e dimenticare che quegli stessi Paesi hanno imboccato
una strada di mobilità sostenibile anni fa e ora ne beneficiano. Facciamolo anche noi, non rimaniamo
tagliati fuori dal futuro.
Nelle città medio-grandi si cominciano a usare i monopattini a motore, i corrieri si muovono su cargobike elettriche e i pendolari usano bici a pedalata assistita per i loro spostamenti anche per parecchi chilometri: le vediamo caricate sui mezzi pubblici e poi muoversi agilmente nelle strade. Il problema del traffico ha raggiunto livelli tali da non consentire più alternative.
E anche noi non avremmo più avuto alternative, se ci avessero multato ogni volta che commettevamo
un'infrazione (come sarebbe stato giusto, secondo il Codice della Strada), e ci saremmo rassegnati che l'auto non è sempre il mezzo ideale. Perché non solo si vuole la libertà di usare l'auto dove e quando ci pare, ma si pretende pure di farlo non rispettando gli altri, come succede spesso a tutti, una volta saliti a bordo della propria auto. La sua comodità è solo il riflesso dell'anarchia che c'è nelle strade, comprese quelle del centro storico.
Concludendo:
Quando facciamo la spesa non possiamo essere sempre certi della salubrità di quello che acquistiamo.
Quando vediamo immondizia ovunque, non possiamo sostituirci allo stato e decidere che la plastica
non va più prodotta.
Non possiamo essere noi a multare quelli che non rispettano il codice della strada.
Molto di quello che sarebbe giusto fare non possiamo farlo.
Ma possiamo decidere che vogliamo una città più pulita, più bella, più salutare. Una città dove i
bambini possono giocare in strada senza respirare gas di scarico, dove le persone siano invogliate a
passeggiare, a girare i negozi, gustarsi un gelato, fermarsi a osservare quanto la storia ci ha tramandato.
E anche una città dove esistono parcheggi ben illuminati, adeguatamente collegati, facilmente
raggiungibili sia dai residenti che dai turisti.
Questa città ha compiuto uno scatto di orgoglio, ma ha bisogno di essere consapevole della sua
straordinaria bellezza senza danneggiare nessuno.
Siamo d'accordo con chi chiede modifiche o miglioramenti nei servizi di trasporto pubblico, nella
gestione dei parcheggi gratuiti e a pagamento. Ogni idea merita di essere ascoltata e per quanto felici
della pedonalizzazione ci piacerebbe essere tutti d'accordo piuttosto che l'uno contro l'altro, non per un bene proprio, ma per quello comune, che è il regalo di essere cittadini di una città che geograficamente, storicamente e naturalmente è favorita rispetto a tante altre. Miglioriamola insieme.
Riappropriamoci della bellezza, perché questa è una città d'arte, non un autogrill.
SULMONA SENZA SMOG

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