
Per parlarne in questo luogo un parterre d’eccezione dialogherà con Annavera Viva, in primis, Cinzia Mattanira direttrice del museo, per poi passare la parola alla dottoressa Annamaria Pelle e al saggista Andrea Del Castello.Il terzo romanzo di Annavera Viva, “La Cattiva Stella”, dopo “Questioni di Sangue” e “Chimere”, risulta a più voci foriero di spunti di vita, sociali e di costume- “Nei vicoli di una Napoli ammantata di mistero, tra fede e superstizione- e affronta nuovi avvenimenti intrisi di ambiguità, sangue e segreti, nel contesto popolare del Rione Sanità, dove don Peppino e Padre Raffaele, vivono le loro vite in un mondo oscuro popolato da cartomanti, maghi e astrologi, interpellati in modo trasversale da persone di tutti i ceti sociali. Qui Concetta Mele alias Consuelo de la Fuente manovra abilmente, con i suoi tarocchi, il destino di chi le si affida. L’arte della cartomanzia, che usa cinicamente, la metterà al centro di passioni che sfoceranno nel sangue. Padre Raffaele chiamato a indagare dal sospetto che la soluzione trovata dagli inquirenti non sia fedele alla verità, scoprirà che tutto un mondo parallelo di maghi, cartomanti e astrologi si annida nel suo quartiere. Annavera Viva nell’avvincente giallo, racconta ogni passo come scene di un film, che il lettore vede nitide. Tutto poi appare ancora più interessante considerando che la scrittrice è salentina, ovvero una napoletana di adozione, entrata profondamente nell’humus cittadino.
Nessun commento:
Posta un commento