SULMONA - "I pochi mesi della nuova esperienza UDC hanno già formato l’amico Franco che, in perfetto stile doroteo, parla molto e bene, senza dire nulla.Mi viene alla mente una battuta rivolta dal Presidente Cossiga ad un noto conduttore televisivo in una fase vorticosa e drammatica della vita del Paese: “quando mamma chiama picciotto risponde”.Caro Franco, quando non c’erano più i margini per un percorso condiviso, io ho lasciato la maggioranza passando in minoranza, senza mai lesinare un contributo propositivo e costruttivo in merito alla soluzione dei tanti problemi.Per queste ragioni, il tuo richiamo alla coerenza mi ha francamente stupito.
Coerenza, a mio sommesso avviso, è appartenenza ai fondamentali valori sociali cui si stabilisce liberamente di aderire.Nel mio caso, ho sempre militato nell’area di centro – sinistra e nelle recenti elezioni regionali mi sono candidato in una lista a sostegno di Giovanni Legnini, ancorchè il vento politico favorevole spirasse nella direzione opposta.Ma tu, evidentemente, confondi il termine coerenza con quello di opportunismo che, in una prassi politica tutt’altro che encomiabile, degenera solitamente nel trasformismo.
Spiegami, infatti, con l’onestà intellettuale che ti riconosco, come fai ad essere parte di un gruppo che, magicamente, ogni cinque anni, cambia “casacca” per andare incontro al vincitore.
Qui, piuttosto che di coerenza, si dovrebbe parlare di opportunità del “posto fisso”, emblematicamente rappresentata da un recente film di Checco Zalone.
A questo punto, sarei indotto a farti riflettere sul fondamento etico che ispira l’azione politica del gruppo cui aderisci, invitandoti a riflettere sulla disinvoltura e spregiudicatezza di certi metodi e sul fatto che l’agire politico privo di senso morale e spirito di appartenenza è destinato a costruire soltanto le fortune di pochi e non è mai ispirato all’interesse generale.
Però, caro Franco, tu , insieme ad altri, componi il nucleo di supporto di un consigliere regionale di maggioranza.
La prima prerogativa di un consigliere regionale è la funzione legislativa.
Perciò, attenderò, fiducioso e trepidante, una proposta di legge in merito alla possibilità di migliorare la capacità di spesa dei fondi psr, così come aspetterò una proposta di legge sull’assegnazione dei pascoli (al fine di evitare le penalizzazioni per gli allevatori locali).
Inoltre, attenderò una proposta di legge sul ristoro dei danni procurati dai cinghiali ed una iniziativa legislativa mirata ad evitare il taglio di mille chilometri sul trasporto pubblico che penalizzerà i pendolari di questo territorio.
E’ facile enunciare grandi temi e grandi parole quando poi queste sono vuote nei fatti e quando si concepisce la politica come una eterna partita a subbuteo, da vincere a tutti i costi per mere finalità elettorali e per l’acquisizione di poltrone ben remunerate.
Ci misureremo in quel campo, quello dei fatti concreti, che, fino ad oggi, per essere buoni, sembrano pochini".
Fabio Pingue
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